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venerdì 25 luglio 2008

LONDRA - Hadrian: Empire and Conflict

Si è tenuta ieri la cerimonia di inaugurazione della mostra "Hadrian: Empire and Conflict" presso il British Museum, alla quale erano presenti il Ministro della Cultura Andy Burnham, il Sottosegretario Margaret Hodge e il Sindaco di Londra Boris Johnson. La mostra su Adriano si inserisce in una serie di esposizioni dedicate ai grandi imperi del passato, che ha già visto l'omaggio alla Cina con "Il primo imperatore", e prevede a seguire una mostra su Montezuma e una sui Persiani. Si tratta di un'iniziativa di straordinario rilievo, per la qualità e la sapienza organizzativa, che traccia un'efficace ricostruzione, attraverso sculture, pitture, resti archeologici e modellini di architettura, del "piu' enigmatico degli imperatori", secondo il logo della mostra. L'Italia è a vario titolo evocata, sia per la ricostruzione di luoghi emblematici di Roma e della romanità che si devono alla passione architettonica di Adriano, quali il Pantheon, Castel Sant'Angelo e Villa Adriana, sia per il ruolo-chiave svolto dai nostri Musei, fra cui i Capitolini, il Museo dei Fori Imperiali, l'Ostiense e il Museo della Civiltà Romana, che hanno concesso il prestito di molti dei pezzi in mostra. Di particolare rilievo il prestito della statua di "Vibia Sabina", moglie di Adriano, proveniente da Villa Adriana, eccezionalmente concesso grazie all'intervento del Prof. Godart fino agli inizi di settembre, quando la statua sarà trasferita ad Atene nel contesto della visita di Stato del Presidente della Repubblica. La mostra ha ricevuto una diffusa ed approfondita copertura mediatica, imperniata non solo sul valore estetico delle opere esposte, ma anche sulla personalità complessa dell'Imperatore. Il 1 ottobre, sempre nel contesto della Mostra del British Museum, verrà organizzato un Convegno su Adriano presso l'Istituto Italiano di Cultura, cui prenderanno parte come relatori due grandi storici dell'antichità del calibro del Prof. Settis, Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, e del Prof. Birley, delle Università di Cambridge e Dusseldorf.

martedì 22 luglio 2008

SEOUL - Energie sottili della materia

Si è aperta a Seoul, il 21 luglio, la mostra di arte italiana contemporanea "Energie Sottili della Materia", nella suggestiva ed ideale cornice del Museum of Art della Seoul National University, progettato dall'architetto Rem Koolhaas. La mostra è stata organizzata dall'IGAV Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino, ed allestita in Corea in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura di Seoul, nell'ambito dell'evento speciale "Italia in Corea", di cui ha costituito uno dei momenti più significativi. La mostra ha presentato diverse generazioni di scultori italiani a confronto, attraverso le opere di trentuno autori a cavallo tra XX e XXI secolo. L'idea alla base di "Energie Sottili della Materia" è di proporre una mostra sulla scultura contemporanea che evidenzi come, a partire dalle Avanguardie, le tecniche e le poetiche scultoree abbiano subito trasformazioni, lavorando sulla leggerezza e sulla molteplicità dei materiali, i quali, pur se classicamente pesanti, sono capaci di perdere sostanza ed essere sospesi nello spazio. Sono stati presentati alcuni tra i Maestri che hanno fornito le prime indicazioni verso questa nuova interpretazione delle arti plastiche: Roberto Almagno, Pietro Consagra, Riccardo Cordero, Piero Fogliati, Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Fausto Melotti, Vittorio Messina, Nunzio, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Sandro Sanna, Gilberto Zorio. Accanto a loro alcuni tra gli artisti emergenti che hanno portato ad estreme conseguenze tale poetica: Nicola Bolla, Gianni Caravaggio, Caretto e Spagna, Filippo Centenari, Christian Frosi, Francesco Gennari, Paolo Grassino, Isola e Norzi, Roberto Luongo, Marco Nereo Rotelli, Paolo Piscitelli, Perino e Vele, Viviana Ravaioli, Saverio Todaro, Luisa Valentini, Fabio Viale. L'esposizione si sviluppa attraverso la presentazione di una o due opere per ogni artista, accompagnate da bozzetti, modellini o fotografie, così da offrire al pubblico una visione dei diversi procedimenti artistici e linguaggi espressivi elaborati da ogni autore. Spiega il Direttore Artistico Marisa Vescovo: "Abbiamo constatato che il termine "scultura", nel presente non è in grado di contemplare tutte le modalità di produzione adottate dagli artisti: creare canali per altri materiali, costruire forme che possano giovarsi di movimenti di luci reali e artificiali, ampliare spazi ambientali e immaginari includendo icone e suoni che provengono dai mass media. L'eterogeneità delle opere tridimensionali nel XX e XXI secolo, tocca punte di estrema pregnanza. Non troviamo solo tecniche miste, ma anche generi ibridati con altri linguaggi, fughe a razzo da ogni schema precedente. Sentiamo su di noi influenze sociali ed esistenziali che portano l'arte, la quotidianità, la cultura, a rimescolarsi senza soluzioni di continuità". Presente, tra il folto pubblico, una significativa rappresentanza del mondo dell'arte, con artisti, critici, direttori di musei e galleristi. La mostra, che aveva già avuto una tappa in Cina nelle città di Shanghai. Pechino e Shienzen, resterà in Corea fino al 5 settembre per poi rientrare in Italia.
http://www.iicseoul.esteri.it/IIC_Seoul

lunedì 21 luglio 2008

TEL AVIV - "Il Grido della Terra"

Uno straordinario film italiano girato nel 1947 sull'epopea dei superstiti della Shoah che cercano di tornare in Terra di Israele, conservato presso la Cineteca Nazionale di Roma ma rimasto sconosciuto al pubblico, ha commosso e fatto parlare gli israeliani in occasione della XXV edizione del Festival Internazionale del Cinema di Gerusalemme. La proiezione in Israele della pellicola storica "Il grido della terra", voluta dall'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, è stata accolta con forte emozione nella grande sala del Centro Begin di Gerusalemme lo scorso 17 luglio. La pellicola, di particolare importanza storica anche per i rapporti tra Italia ed Israele, è stata ritrovata dalla signora Yaala Levi-Zimmermann. Diretto negli anni 1947-48 dal regista Duilio Coletti con la partecipazione di Carlo Levi nella sceneggiatura accanto a Lewis Gittler e Giorgio Prosperi, il film vanta alcuni nomi di attori noti di quel periodo. Esso descrive l'imbarcazione clandestina per la Palestina dalle coste dell'Italia meridionale degli ebrei scampati ai campi di concentramento, il soccorso dato loro dagli italiani e la lotta armata delle formazioni ebraiche contro il mandato britannico. Proiettato a New York in traduzione inglese nel 1949 e poi dimenticato, potrebbe aver ispirato il celebre "Exodus" di Otto Preminger, di cui anticipa con impeccabile realismo le descrizioni dell'immigrazione clandestina degli ebrei in Palestina nel primo dopoguerra. Il film è stato riscoperto dai famigliari di Leo Levi, sionista italiano che curò le musiche ebraiche del film. Dopo aver saputo che suo padre nel 1947 aveva partecipato al film, la figlia Yaala Levi-Zimmerman si è messa alla ricerca della pellicola, rintracciandola infine negli archivi di Cinecittà a Roma. L'Istituto di Cultura ha quindi chiesto di avere una nuova copia del film al Festival di Gerusalemme in vista del sessantesimo anniversario di Israele. La proiezione de "Il Grido della Terra" è così divenuta il momento più significativo della partecipazione italiana nel folto programma del Festival, che ha incluso anche altri film: "La sconosciuta" di Giuseppe Tornatore", "Il divo" di Paolo Sorrentino, "L'isola delle rose, tragedia in paradiso" di Rebecca Samonà.

domenica 20 luglio 2008

STOCCARDA - Racconto d'Autore

L'Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda ha organizzato anche quest'anno il concorso "Racconto d'autore", giunto ormai alla sua ottava edizione e rivolto a tutti gli alunni delle tre classi finali del liceo, e, per la terza volta, anche il "Concorso di lettura", riservato agli alunni delle classi ottava, nona e decima. L'iniziativa è stata rivolta a tutte le scuole del Baden-Wuerttenberg che offrono l'italiano come lingua straniera. La modalità di partecipazione al concorso "Racconto d'autore" prevedevano che gli studenti completassero "l'incipit" di un racconto inedito, scritto espressamente per quest'occasione da uno scrittore italiano. Quest'anno, eccezionalmente, la scelta è caduta su Amara Lakhous, scrittore di origine algerina, ma profondo conoscitore della lingua e della realtà italiana, soprattutto nelle problematiche dell'immigrazione. Pertanto, giá nella scelta dell'Autore, si voleva dimostrare la peculiaritá dell'iniziativa, sottolineando in prima battuta l'aspetto dell'uso della lingua da parte di utenti stranieri. La partecipazione delle diverse scuole (25 licei del Baden-Wrttemberg, 135 elaborati inviati a questo Istituto) e' stata ampia e, tra i lavori pervenuti, la commissione interna all'Istituto ha scelto una rosa di 15 concorrenti. Lo scrittore stesso ha avuto poi il compito di decidere la classifica finale. La cerimonia di premiazione, che si è svolta presso la scuola Friedrich-Whler-Gymnasium di Singen, ha visto la partecipazione di un folto pubblico di studenti e insegnanti provenienti dalle più diverse parti del Land, oltre che del direttore della scuola ospite, dell'assessore alla cultura del Comune di Singen, del Dirigente scolastico del Consolato di Friburgo, dott. Gatti, nonchè dello scrittore Lakhous, giunto appositamente da Roma. La prima classificata, Melahat Fatemiyeh, del Hans-Furler-Gymnasium di Oberkirch, ha vinto una borsa di studio di 4 settimane a Firenze, comprese le spese di vitto e alloggio messe a disposizione da quest'Istituto. Per l'Istituto, promotore di una manifestazione ormai consolidata, da segnalare la soddisfazione di un riscontro presso un giovane pubblico sempre piú numeroso e la consapevolezza di un modesto contributo all'attivitá promozionale che le Istituzioni scolastiche degli Uffici Consolari di Stoccarda e Friburgo con maggiore specifico impegno vanno sostenendo nel settore.
http://www.iicstoccarda.esteri.it/IIC_Stoccarda

TOKYO - Fiera Internazionale del Libro 2008

Il giorno 10 luglio 2008 si è inaugurata la XV Edizione della "Fiera Internazionale del Libro di Tokyo", a cui l'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ha partecipato per la terza volta, dopo l'esposizione in occasione dell' anno dell'Italia in Giappone nel 2001 e dopo la partecipazione alla Fiera Internazionale del Libro di Tokyo dell'anno scorso. All'inaugurazione erano presenti il Principe Akishino e consorte che hanno visitato lo stand dell'Istituto Italiano di Cultura. In particolar modo la Principessa ha manifestato interesse verso i testi italiani e ha chiesto alcune informazioni. Inoltre erano presenti le rappresentanze diplomatiche di vari Paesi ed espositori di 31 Paesi hanno partecipato nei vari stand. Le presenze del pubblico sono aumentate del 10 percento dall'anno scorso e hanno superato i 60.000, mentre tra espositori e editori hanno partecipato circa 8.000 persone. Sono state radunate 48 Case Editrici, tramite la collaborazione di Italia Shobo e Shiodome Italia Creative Center, fra cui le Case Editrici italiane piu' grandi come Electa, Mondadori, Einaudi. Motivo di particolare attenzione è stata la presenza dei preziosi volumi di Editalia e Vallecchi che si distinguono per eleganza e valore . Con queste premesse è stato possibile allestire uno stand di 30, l'Istituto ha organizzato i propri spazi in due sezioni: libri per l'infanzia e libri per adulti. Inoltre c'era lo spazio organizzato da Shiodome Italia, che ha curato anche l'allestimento dello stand, con testi della Domus Academy, della Triennale di Milano e di Reggio Children. Lo stand è stato visitato da oltre 5000 persone tra cui circa 13 editori tra giapponesi, Taiwanesi e Coreani che hanno chiesto di contattare le nostre case editrici per poter acquistare i diritti per eventuali traduzioni di testi (26 titoli) di 14 Case Editrici italiane. Nel 2007, grazie anche alla promozione che l'Istituto continua a fare nei confronti dell'editoria giapponese, sono stati tradotti in Giapponese circa 30 testi italiani, spaziando dall'arte, alla storia e alla letteratura per adulti e bambini.