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venerdì 14 marzo 2008

SEOUL - Italian Genius Now

Un'apertura colorata e di successo per la mostra Italian Genius Now inaugurata il 10 marzo scorso presso il Korean Design Center di Seoul, la maggiore istituzione coreana del settore. La mostra è stata organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura a Seoul e dall'Ambasciata d'Italia in Corea, nell'ambito della manifestazione 'Italia in Corea'. Italian Genius Now presenta una selezione delle più importanti opere d'arte visiva, prodotti industriali e fotografia creati in Italia negli ultimi sessant'anni e illustra la perfetta fusione raggiunta, nel nostro design industriale, tra estetica e funzionalità. La mostra raccoglie le opere maggiormente significative della raccolta del Centro 'Luigi Pecci' di Prato ed oggetti provenienti da collezioni private nei settori del design, dell'architettura e della moda. Partendo dai classici degli anni Cinquanta quali la Vespa di Corradino D'Ascanio e le soluzioni spaziali di Lucio Fontana, si passa al design essenziale di Giò Ponti, alla fantasia di Bruno Munari ed alle creazioni sofisticate di Ferragamo. Viene quindi analizzata la ricerca artistica del pop italiano degli anni Sessanta, gli esperimenti dell'Architettura Radicale, l'arte di Pistoletto, Fabro, Mertz e Pesce, fino alla Transavanguardia degli anni Ottanta. Italian Genius Now non è solo una ricostruzione filologicamente accurata e storicamente ineccepibile dell'evoluzione del design italiano degli ultimi sessant'anni, ma anche e soprattutto, come il suo stesso titolo ricorda, una testimonianza vivente ed attuale della creatività e della tecnologia italiane che spiega il vero senso del 'Made in Italy'. Tale marchio, ormai consacrato su scala mondiale, come dimostrano i costanti e innumerevoli tentativi d'imitazione e falsificazione, non va confuso con una facile etichetta da apporre a qualunque cosa si produca in Italia. Il Made in Italy, come concetto, è piuttosto la conferma dell'immagine globale che l'Italia ha saputo imporre in virtù della qualità dei suoi prodotti. Inoltre le interconnessioni tra l'attività di artisti, architetti, scienziati ed imprenditori, rendono conto del dinamismo del Sistema Italia, che si rinnova continuamente ed è pronto ad affrontare le sempre nuove sfide del presente e del futuro. Non a caso l'Estremo Oriente, l'area del mondo piu' in crescita in questo inizio del XXI secolo, guarda all'Italia ed al nostro design come principale modello di progettualità e di produzione. In Corea, in particolare, il 50 % del mercato dei beni legati al design industriale, in specie nel settore dell'arredamento e della moda, è costituito da prodotti italiani e la mostra rappresenta anche l'inizio di un programma di cooperazione e formazione italo-coreano, sostenuto dal Korean Insistute for Design Promotion, principale istituzione in questo campo che associa e coordina tutte le strutture produttive e di progettazione di design. Infine, va ricordato come la mostra, la prima di questa portata organizzata a Seoul, ha suscitato l'interesse di molti imprenditori coreani ed italiani attratti dalla possibilità di associare il loro marchio ad avvenimenti di prestigio. La mostra sara' aperta fino al 31 marzo e proseguirà successivamente per Tokyo.
http://www.iicseoul.esteri.it/

giovedì 13 marzo 2008

TAIPEI - La cupola di luce di Narciso Quagliata

Un capolavoro mondiale di decoro urbano, un’enorme, impressionante, cupola di vetro istoriata, disegnata e realizzata dal Maestro Narciso Quagliata per la locale metropolitana, è stata solennemente inaugurata venerdì 7 marzo a Kaohsiung, alla presenza del presidente Chen Shui-bian, del Sindaco e dei vertici dell'Azienda di Trasporto Rapido (KRTC). Allo “svelamento” dell'opera hanno partecipato, oltre al Direttore dell'Istituto di Cultura tedesco di Taipei, il Presidente e i tecnici della società tedesca Derix, presso i cui studi in Taunusstein sono stati assemblati i pannelli di vetro della cupola, provenienti da tutti i tipi di lavorazione (i materiali impiegati vanno dal vetro antico Lamberts, al tradizionale vetro piombato, ai tondi dell'altrettanto tradizionale e insuperato vetro soffiato veneziano, al vetro fuso). Come è noto, Quagliata, generalmente più conosciuto per la sua produzione americana, ha realizzato a Roma, nel vestibolo dellla Basilica di S. Maria degli Angeli, una bellissima cupola in vetro, inaugurata in occasione del Giubileo dell'anno 2000.La straordinaria opera di Quagliata (30 metri di diametro, 660 mq costituiti da 1252 finestre con 2-9 pannelli dedicati ai quattro elementi naturali a loro volta illustrati in collegamento con miti antichi e storia recente ) si inserisce nell'ambito di una missione pubblica di cui architetti e urbanisti di questo XXI secolo si sentono investiti e che troverà la sua consacrazione nell'Esposizione Universale di Shanghai del 2010: quella di rendere più vivibili, ed esteticamente più godibili, le nostre metropoli ("Better City, Better Life", recita il logo dell'Expo). La Dr.ssa Pearl Chou, Direttore responsabile per la pianificazione artistica della KRTC e artefice, in rappresentanza della committenza, del successo dell'opera, condurrà Quagliata a Shanghai dal 16 al 19 marzo, per svolgervi i primi contatti. Ad accompagnarli vi sarà anche Michael Vetter (condirettore della fotografia del film Nacido sin di Eva Norvind) anch’egli residente in Messico, che ha documentato i vari passaggi dall'ideazione alla realizzazione della cupola di vetro di Kaohsiung. Il 6 marzo, inoltre, il Maestro Quagliata, ha incontrato l'Assessore alla Cultura del Comune di Taipei e Li Yong-ping, ponendo le basi per future collaborazioni accademiche ed espositive di Quagliata con il Museo di Belle Arti di Taipei, il “tempio” dell'arte moderna e contemporanea taiwanese.
http://www.italy.org.tw/

MADRID: Mostra dell'artista Pino Fedeli

Il 7 febbraio scorso presso questo Istituto si è svolta l'inaugurazione della mostra del pittore italiano Pino Fedeli. L'artista vive e lavora a Roma. Illuminante per lui e per la sua arte è stato l'incontro con Giorgio De Chirico al famoso Caffè Greco. Più tardi ha frequentato Ausonio Tanda pittore sardo dal pensiero di avanguardia e Ambrogio Fumagalli, artista sempre ispirato al figurativo e al classico. Negli anni '80 Fedeli ha iniziato ad esporre i propri lavori. La sua espressione evidenzia un linguaggio di ricerca derivato dalla natura, la percezione di vedere il visibile si confonde con la necessità di dare una forma alle sensazioni attraverso una materia magmatica e primordiale che conduce al mondo trasparente dell'inconscio e del lirismo. Negli anni '90 la superficie del quadro viene riconquistata tramite il colore. La trasparenza è ricercata tra la realtà e le apparenze e tra la fisicità della materia e del gesto del fare. Lavora sulla tecnica dell'affresco. La adatta alle proprie esigenze. Juta, intonaco e pigmenti minerali puri sono gli elementi che hanno fatto la sua pittura. Negli anni 2000 la ricerca si sviluppa sempre più nell'evidenziare i valori fondamentali dell'espressione, del colore e dello spazio. L'artista durante la serata ha con piacere presentato al pubblico le tecniche pittoriche da lui utilizzate per realizzare i dipinti ovvero "la tecnica dell'affresco" su tela. Particolarmente interessanti le domande poste da alcuni pittori e cattedratici dell'Universita' Complutense di Madrid di taglio più specificamente tecnico. L'evento si è svolto con l'afflusso vario di persone che si sono alternate lungo la serata in cui il dialogo tra gli intervenuti è stato agevolato da un cocktail prettamente italiano.
http://www.iicmadrid.esteri.it

mercoledì 12 marzo 2008

CASABLANCA - Concerto di pianoforte “a quattro mani” del “Duo Clavier”

Il "Duo Clavier", formato da Paolo Dirani e Mauro Landi, si e' esibito venerdi', 11 marzo scorso a Casablanca, presso il teatro del complesso culturale di Sidi Belyout, con un concerto di pianoforte "a quattro mani". Si e' trattato della tappa casablanchese (che ha seguito quella di Marrakech e preceduto quella di Rabat) del tour marocchino del duo, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Rabat in collaborazione con l'Associazione "Dante Alighieri" di Casablanca e con questo Consolato Generale. Il duo ha proposto un repertorio poco conosciuto di brani appositamente creati per l'esecuzione a quattro mani da celebri compositori, tra cui Debussy, Bizet, Puccini e Respighi. La perfetta intesa dei due musicisti, intenti a suonare il medesimo strumento, e l'intensita' dell'esecuzione hanno creato nella platea, tra cui figuravano anche molti giovani, un'atmosfera di concentrata approvazione. Anche il pubblico meno conoscitore del genere ha infatti apprezzato l'originalita' e l'eleganza dello spettacolo. All'evento ha contribuito anche l'Ufficio di rappresentanza di Casablanca della banca "Intesa San Paolo".
http://www.conscasablanca.esteri.it

ATENE - Venezia incontra la Grecia

Nella prestigiosa sede dell'Istituto di cultura di Atene si è svolto nella settimana del 4 marzo il ciclo di manifestazioni culturali "Venezia incontra la Grecia". Con tale iniziativa quest'Ambasciata, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Atene, si è prefissa di realizzare una serie di eventi diretti a mettere in luce gli straordinari rapporti intercorsi per lunghi secoli fra Venezia e questo Paese e ancora presenti nella cultura, nei luoghi e nel sentimento di italiani e greci. Il ciclo di manifestazioni si è avviato con la conferenza della prof.ssa Daniela Simionato e della dott.ssa Marlene Putz, autrici della "Guida del Lido di Venezia e Pellestrina". Le autrici hanno illustrato i percorsi culturali che potranno essere apprezzati dai sempre più numerosi greci che giungono in visita a Venezia, e che potranno scoprire le ricchezze e le memorie sconosciute della loro cultura, nelle isole della laguna della Serenissima. A tale evento ha fatto seguito sempre presso l'IIC di Atene la conferenza della professoressa Caterina Carpinato, dell'Universitaà di Venezia "Ca' Foscari", sul tema "La percezione dei Greci e del greco in età contemporanea", un tema che ha particolarmente interessato il pubblico e che ha permesso di spaziare dal passato al presente della storia fra la Serenissima e la Grecia. Infine questo evento è stato seguito dal vernissage della mostra di dipinti del maestro Gianfranco Perulli dal titolo "Le Cupole dell'Oriente da Venezia a Bisanzio". Tale mostra dopo essere stata inaugurata a Ioannina dal Ministro della Sanità Avramopoulos, quale contributo italiano alle celebrazioni per la liberazione della capitale dell'Epiro è giunta anche ad Atene dove un più vasto pubblico sta in questi giorni apprezzando una testimonianza espressiva del reciproco fascino che esiste tra la Repubblica del leone e la cultura ellenica. Nel contesto dell'iniziativa merita segnalare la prossima pubblicazione in italiano e greco degli atti dei convegni dell'Istituto di Studi bizantini di Atene svoltisi a Naxos e Atene sul tema del Ducato veneziano nell'arcipelago. Si è trattato di due convegni di notevole valore fondamentali per chi voglia approfondire la storia straordinaria della serenissima nelle isole dell'Egeo.
http://www.iicatene.esteri.it

BERLINO - L'Europa delle immagini. 150 anni di fotografie in Europa

Alla Willy-Brandt-Haus di Berlino è stata inaugurata, alla presenza del Presidente del Parlamento del Land Berlino, Walter Momper, e del Presidente di Alinari 24 Ore, Claudio de Polo, l'esposizione L'Europa delle immagini - 150 anni di fotografie in Europa, che sarà possibile visitare dal 4 al 30 marzo 2008. La mostra illustra l'eredità storica che ha permesso l'avvio e la graduale realizzazione del progetto politico europeo con l'obiettivo di evidenziare immagini particolarmente rappresentative di una comune identità europea. Accanto ai curatori della mostra, tutte le Ambasciate dei Paesi membri dell'Unione Europea in Italia hanno collaborato alla ricerca iconografica, selezionando le fotografie giudicate più emblematiche del proprio Paese. L'esposizione arriva a Berlino, dopo il recente allestimento a Roma presso la Gipsoteca del Vittoriano, come prima tappa di un circuito che la porterà, ancora nel corso di quest'anno, a Lubiana, Parigi, Lussemburgo, L'Aja e Bruxelles. Nel 2009-2010, proseguirà per i restanti Paesi membri. Il compito principale assolto dalla mostra è di mettere in luce, soprattutto a beneficio delle giovani generazioni ed attraverso uno strumento diretto ed immediato, la genesi storica del progetto politico europeo: senza la memoria delle tragedie del XX secolo, ampiamente illustrate dall'esposizione, sarebbe difficile cogliere la straordinaria forza rivoluzionaria dell'Unione Europea nell'organizzare la vita europea su principi e regole condivise, nel contemperare interessi nazionali e generali. E' con questo spirito che si stanno organizzando, d'intesa con la Willy-Brandt-Haus, visite della mostra da parte di numerose scuole berlinesi. Con la seconda tappa della mostra in Germania si è voluto rendere omaggio al Paese che insieme all'Italia è all'avanguardia nella promozione del progetto politico europeo.
http://www.iicberlino.esteri.it/

martedì 11 marzo 2008

PECHINO - Mostra "Energie sottili della materia".

Il 6 marzo 2008, presso la National Academy di Pechino, si è inaugurata, alla presenza dell’Ambasciatore Riccardo Sessa, la mostra “Energie sottili della materia”. La mostra, che aveva già fatto tappa a Shanghai, allo Urban Planning Exhibition Center dal 16 gennaio al 23 febbraio 2008, si fermerà a Pechino fino al 1 aprile 2008. Organizzata dall'IGAV, Istituto Garuzzo di Arti Visive, la mostra è stata realizzata in collaborazione dal Ministero degli Affari Esteri, dall'Ambasciata d'Italia, dall'IIC di Pechino e dalla Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della città di Torino e del Sole 24ore. L'esposizione, curata da Marisa Vescovo, ha presentato le opere di 31 artisti, tra maestri e artisti emergenti. Di ognuno sono state presentate una o due opere, accompagnate da bozzetti, modellini o fotografie, così da offrire al pubblico una visione dei diversi procedimenti artistici e dei linguaggi espressivi elaborati da ogni autore. L'idea alla base di “Energie sottili della materia” è stata quella di proporre una mostra sulla scultura contemporanea che evidenziasse come le tecniche e le poetiche scultoree abbiano subito trasformazioni, lavorando sulla leggerezza e sulla molteplicità dei materiali, che anche quando classicamente pesanti, sono capaci di perdere sostanza ed essere sospesi nello spazio. Si sono potute ammirare le opere di alcuni tra i maestri che hanno fornito le prime indicazioni verso questa nuova interpretazione delle arti plastiche: Roberto Almagno, Pietro Consagra, Riccardo Cordero, Piero Fogliati, Marco Gastini, Luigi Mainolfi, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Fausto Melotti, Vittorio Messina, Nunzio, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Sandro Sanna, Gilberto Zorio. Accanto a loro alcune opere di artisti emergenti che hanno portato ad estreme conseguenze tale poetica: Nicola Bolla, Gianni Caravaggio, Caretto e Spagna, Filippo Centenari, Christian Frosi, Francesco Gennari, Paolo Grassino, Isola e Norzi, Roberto Luongo, Marco Nereo Rotelli, Paolo Piscitelli, Perino e Vele, Viviana Ravaioli, Saverio Todaro, Luisa Valentini, Fabio Viale. Menzione particolare va allo splendido spazio espositivo della National Academy of Painting, prestigiosa Accademia d'Arte di Pechino, che ha fatto da “naturale” sfondo all'esposizione. L'inaugurazione ha riscosso un grande successo di pubblico e un grande interesse da parte dei media. Infatti, oltre a varie testate giornalistiche, erano presenti ben due canali della CCTV, la rete televisiva nazionale cinese, che hanno filmato l'evento.

WOLFSBURG - Conferenza "L'Italiano parlato dagli italiani di Wolfsburg".

Con la conferenza dal titolo “L’italiano parlato dagli italiani di Wolfsburg”, organizzata in collaborazione con l'Ufficio Stranieri della città e tenuta dalla dottoressa Costa, l’IIC di Wolfsburg ha realizzato il terzo e penultimo incontro del ciclo “La lingua, le lingue. Incontri nella Babele del XXI secolo”, che si concluderà il 3 aprile con la relazione del professore Valicenti sui dialetti e le letterature dell'Italia meridionale. Al pubblico italiano e tedesco, che ha riempito la sala conferenze, la dottoressa Costa ha inizialmente illustrato la storia dello sviluppo della lingua italiana, esaminando rapidamente l'iniziale contrapposizione di latino alto e volgare per poi esporre, dopo una panoramica volta ad individuare sulla carta geografica i numerosi dialetti italiani e a sostenerne la pari dignità rispetto all'italiano standard, il difficile rapporto che intercorre tra essi e la lingua nazionale, nonchè le diverse varietà sociolinguistiche che scaturiscono dalle loro interferenze. Nella seconda parte della relazione la dottoressa Costa ha mostrato all’attento pubblico, tramite proiezioni che mostravano i risultati qualitativi e quantitativi della ricerca svolta sul campo, la tipologia dei parlanti italiani residenti a Wolfsburg (in massima parte di origini meridionali) e numerosi aspetti delle forme linguistiche che, in stretto contatto quotidiano con il tedesco, si sono venute a costituire come una lingua contaminata, che di volta in volta si è fatta strada verso l'esigenza concreta che aveva bisogno di soddisfare in un'alchimia di italiano, tedesco e dialetto. Tenendo conto delle differenze generazionali, la dottoressa Costa ha inoltre fornito un quadro del mutamento avvenuto nella relazione tra le tre lingue, che ha visto ciascuna generazione privilegiare una lingua diversa rispetto alla generazione precedente. A suscitare l'interesse, l'entusiasmo e a volte l'ilarità del pubblico sono stati in particolare alcuni esempi di italianizzazione di termini tedeschi, che al pubblico italiano hanno destato il ricordo di vicende vissute in prima persona. A questo momento di riflessione collettiva sulla storia di Wolfsburg e dei suoi italiani, i media locali hanno dato grande risalto. Il Wolfsburger Nachrichten, principale quotidiano di Wolfsburg, in una lunga intervista alla dottoressa Costa, ha ripercorso i principali contenuti della sua brillante relazione.

lunedì 10 marzo 2008

MINSK - Città metafisiche

E’ stata inaugurata il 6 marzo Città metafisiche di Donata Pizzi, nel nuovo e prestigioso edificio della Biblioteca Nazionale bielorussa di Minsk, con la presentazione di circa settanta fotografie, in vari formati, che rappresentano un viaggio nell'arte contemporanea attraverso le città italiane degli anni '20 sino agli anni '40 del Novecento, nonchè attraverso un'incursione nelle realtà urbane delle ex colonie degli anni '30 (Libia, Etiopia, Eritrea, isole del Dodecanneso). La mostra, che è stata seguita dai mass-media in molto particolarmente accurato, ha riscosso un fortissimo successo di pubblico. I due maggiori canali televisivi del Paese hanno dedicato nel corso dei notiziari in prime time alcuni minuti all'evento nell'ambito delle proprie finestre culturali. All'inaugurazione della mostra fotografica, hanno preso parte rappresentanti del Ministero della Cultura, degli Affari Esteri, dell'Amministrazione presidenziale e di altri enti bielorussi, il corpo diplomatico, accanto ad una folta presenza di società civile, del mondo imprenditoriale ed ovviamente di quello culturale. Il Presidente dell'Unione degli Architetti bielorussi, Alexander Korbut, intervenuto in apertura dell'evento, ha fatto stato dell'intenso interesse in Belarus per un tema, quale quello della transizione verso l'architettura italiana contemporanea degli anni trenta, qui sinora poco accessibile, valorizzando la capacità della mostra di illustrare le immagini di una storia reale, espressione dei principi del razionalismo architettonico sviluppato in quell'epoca in Europa, secondo moduli facilmente accessibili anche ad un pubblico giovane.Al riguardo, il giorno precedente all'apertura della mostra è stata organizzata, presso la Facoltà di Architettura dell'Università tecnica bielorussa, un seminario sui contenuti architettonici della mostra, tenuto dal Decano della Facoltà Prof. Armen Sardarov, e dall'ideatrice della mostra stessa, Donata Pizzi, al fine di un coinvolgimento più ampio degli studenti, verso i quali si dirige principalmente la politica di dialogo dell'Unione Europea, e che, come in passato, mostrano un'inclinazione naturale verso eventi legati alla promozione della lingua e della cultura italiana anche in connessone con l'esperienza della cooperazione umanitaria. La mostra, che giunge a Minsk da Mosca attraverso una felice circuitazione con quell'Istituto Italiano di Cultura, resterà in esposizione presso la Biblioteca Nazionale di Minsk fino al prossimo 4 aprile, e sarà quindi esposta a Brest (regione del Sud/Ovest del Paese al confine con la Polonia), ove risiedono diversi bielorussi già inseriti in programmi di risanamento terapeutico nonchè luogo di alcuni insediamenti economici italiani.
http://www.ambminsk.esteri.it/