
>> vetrina informatica sperimentale della rete dei 90 istituti italiani di cultura nel mondo
domenica 25 maggio 2008
IL CAIRO - VICTOR LORET IN EGYPT

sabato 24 maggio 2008
MADRID - Buskashi

venerdì 23 maggio 2008
STRASBURGO - 150° anniversario della nascita di Puccini

STOCCOLMA - "Carte di viaggio - Incisori a Ravello"

http://www.iicstoccolma.esteri.it/
Etichette:
arte contemporanea,
stoccolma
giovedì 22 maggio 2008
LONDRA - Le famiglie ripercorrono la storia dell'Antoniano di Bologna

mercoledì 21 maggio 2008
WOLFSBURG - Tesori della musica nel Castello di Wolfsburg

Sabato scorso a Wolfsburg si è tenuto il quarto appuntamento della stagione musicale 2008 "Tesori della musica nel Castello di Wolfsburg", con il Duo Petrella-Chiarito. Vincitori di numerosi concorsi internazionali tra i quali l' "Astor Piazzolla Music Awards", e già esibitisi come solisti o in formazioni di musica da camera in Cina, Australia, Venezuela, Canada, Sudafrica ed Emirati Arabi, Petrella e Chiarito sono da annoverare tra i pochissimi musicisti italiani che uniscono all'esecuzione del repertorio barocco una rigorosa ricerca filologica condotta su manoscritti originali, nonchè una tecnica di esecuzione che legge direttamente le notazioni musicali d'epoca senza avvalersi della trascrizione su pentagramma. Di fronte al pubblico che gremiva come di consueto il Gartensaal del Castello di Wolfsburg, nel quale il concerto è stato tenuto a causa del cattivo tempo che ha impedito lo svolgimento della prevista passeggiata musicale nel parco, i due musicisti hanno eseguito brani dei compositori secenteschi Dall'Aquila, Kapsberger, Terzi, Castaldi, Corbetta e Sanz. La tiorba di Giuseppe Petrella ed il liuto di Maria Grazia Chiarito hanno suscitato l'entusiasmo dei presenti grazie al nitore di un'esecuzione perfetta e ad una sapiente scelta del programma, che in un crescendo di ritmo e di complessità si è concluso sulle note di una movimentata ciaccona di Alessandro Piccinini. Il bis concesso dal duo, richiamato in sala da un applauso insistente, ha ripetuto nella villana di Girolamo Kapsberger uno dei movimenti più apprezzati del concerto. Al termine dell'esecuzione la scrivente Sezione ha offerto al proprio fedele pubblico un rinfresco, presentato a titolo di saluto prima della pausa estiva e di consolazione per la mancata passeggiata nel parco.
http://www.iicwolfsburg.esteri.it/IIC_Wolfsburgmartedì 20 maggio 2008
SEOUL - Valerio Berruti espone in Corea il suo Magnificat

Valerio Berruti vive e lavora a Verduno (CN) nell'ex chiesa di San Rocco, e a soli trent'anni rappresenta uno degli artisti italiani più noti sulla scena mondiale. Le sue tele, sacchi di iuta su cui applica la tecnica dell'affresco, appese senza cornice, sono ormai divenute familiari al grande pubblico così come le immagini semplici dei bambini, tra fumetto ed espressionismo, che sono il suo soggetto più noto. Le sue figure sono disegnate su di uno spazio neutro senza spiegazioni o sfondi. Esse non si rivolgono all'osservatore, nè compiono azioni particolari, ma esistono distratte e impersonali sulla tela. Il pubblico coreano, che ha visitato numeroso la mostra nelle cinque settimane della sua durata ha particolarmente apprezzato l'uso dei materiali grezzi e in particolare della carta a grana grossa, tipica della tradizione coreana, usata per questa mostra. L'interpretazione delle opere di Berruti è quindi lasciata alle suggestioni che esse evocano, da una misteriosa nostalgia per l'infanzia alla simbologia del presente del mondo relazionale di adulti. Tra le numerose analisi critiche esistenti vale la pena ricordare quella del critico Lorenzo Canova il quale ha rilevato che i bambini di Berruti ritornano da un passato collettivo, ci raccontano i giorni trascorsi del tempo perduto e, al tempo stesso, come ricorda l'artista stesso, "sono puri, rappresentano ciò che è intatto nonostante il peccato originale". Infine, Kim Hye Young, curatrice della mostra organizzata con il patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura, ricorda anche come le opere di Berruti siano la prova di un assunto essenziale della concezione dell'arte orientale, ovvero che la semplicità e la quotidianità nell'espressione artistica possano indurre profonde emozioni da singoli ed elementari aspetti della vita. Una qualità questa sempre più rara nel panorama di un'arte moderna tendente in misura crescente alla complicazione.
lunedì 19 maggio 2008
LIMA - Viaggio nell'arte italiana. 1950 1980 Cento opere della collezione Farnesina

http://www.iiclima.esteri.it/IIC_Lima