>> vetrina informatica sperimentale della rete dei 90 istituti italiani di cultura nel mondo

sabato 24 maggio 2008

MADRID - Buskashi

Martedi 20 maggio presso il Caffè Letterario dell'Istituto di Cultura di Madrid si è tenuto un incontro con il Dottor Gino Strada per la presentazione del suo libro, Buskashi. Viaggio dentro la guerra, nella traduzione spagnola pubblicata dall'editrice Lengua de Trapo, con finanziamento del Ministero della Cultura spagnolo. Il testo è stato presentato dallo stesso autore, dal prestigioso traduttore, Carlos Gumpert, e da Álvaro Ybarra, rappresentante di una ONG spagnola operante in Afganistan. La manifestazione ha visto una numerosissima partecipazione di pubblico, anche a dimostrazione della grande accoglienza che ha avuto tra gli utenti dell'Istituto la creazione di uno spazio aperto a tutti, come quello del Caffè Letterario. Quest'ultimo ha permesso, infatti, in questa come in altre già occasioni, l'incontro diretto con gli scrittori, offrendo la possibilità di interloquire con i protagonisti dell'evento e faciltando lo scambio di opinioni tra il pubblico. Oltre ai temi della guerra, trattati da Strada con grande sensibilità e con la precisa descrizione delle difficili condizioni in cui versa oggi l'Afghanistan, sono state fornite le cifre agghiaccianti di un conflitto che non sembra avere fine e che non può fare a meno della presenza di organizzazioni umanitarie e di assistenza sanitaria sul campo, come Emergency.

venerdì 23 maggio 2008

STRASBURGO - 150° anniversario della nascita di Puccini

Il 20 maggio 2008 l'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo ha realizzato una giornata interamente dedicata al grande compositore italiano Giacomo Puccini in occasione del 150° anniversario della nascita. L'Evento è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago e si è articolato in tre momenti. La giornata ha avuto inizio presso la locale Libreria Internazionale Kle'ber, ove si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione della 54ª Edizione del Festival Puccini (Torre del Lago, giugno- agosto 2008), durante la quale sono intervenuti il Maestro Sylvano Bussotti, i Responsabili della Fondazione Festival Pucciniano, della APT Lucca, della APT Versilia, il Direttore della menzionata Libreria e il Responsabile dello scrivente IIC. Nel pomeriggio, presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, patrocinato dall'On. Alfredo Antoniozzi, Deputato Italiano al Parlamento Europeo, un Concerto di arie d'opera, interamente tratte dal repertorio pucciniano, è stato eseguito dal Quartetto d'archi del Festival, dalla pianista Francesca Tosi e dai solisti Elmira Veda (soprano), Hong Sung Hoon (tenore) e Massimiliano Valleggi (baritono). A conclusione del Concerto, il Maestro Sylvano Bussotti, noto compositore ed accademico nonchè Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dello Stato Francese, è stato insignito del Premio Puccini International per essersi particolarmente distinto nel repertorio operistico e per la sua attività di valorizzazione della musica pucciniana. La giornata si è conclusa presso questo Istituto Italiano di Cultura con l'inaugurazione della Mostra "Scolpire l'Opera", di proprietà della Fondazione Festival Pucciniano e composta da pannelli espositivi che illustrano i momenti più significativi della vita e della carriera artistica del compositore nonchè da costumi di scena, alcuni dei quali in mostra anche presso la Libreria Kle'ber, di cui sopra, creati da noti artisti contemporanei, curatori, tra l'altro, di scene e costumi per diversi allestimenti di opere pucciniane.

STOCCOLMA - "Carte di viaggio - Incisori a Ravello"

Il giorno 20 maggio è stata inaugurata presso l´Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma la mostra d´arte contemporanea "Carte di viaggio - Incisori a Ravello", curata dalla Professoressa Ada Patrizia Fiorillo e promossa dall´Ente Provinciale Turismo di Salerno e dalla Cotur Costa d´Amalfi. La prima edizione della mostra risale allo scorso anno, quando la preziosa antologia di opere dei 18 grafici, realizzate presso il Labor Avella, era stata ospitata nei locali di Villa Rufolo a Ravello a conclusione di un ciclo di manifestazioni culturali di alto livello, come dimostrato anche dall´ampia rassegna stampa curata dalla giornalista Giovanna Dell´Isola. A Stoccolma si è trattato di portare all´attenzione dei visitatori il risultato del lavoro di incisori di chiara fama, chiamati dal loro mecenate Bruno Mansi ad esercitarsi sul tema del Grand Tour e del Carnet de voyage a Ravello. Le incisioni rappresentano non solo figurazioni ispirate all´architettura e al paesaggio della celebre cittadina della costiera amalfitana, ma anche immagini astratte ovvero segni che rievocano emozioni, ricordi, suggestioni che non passano e talvolta persino esperienze di sapori mediate dal giallo e dall´azzurro intenso, capaci di restituire la Ravello che sogna e fa sognare. La presentazione ha riscosso un successo di pubblico considerevole: i presenti hanno dimostrato vivo apprezzamento per l´illustrazione del progetto in parola di Luigi Mansi nonchè per l´ampia disquisizione della Professoressa Fiorillo in merito alla composizione delle opere e all´impiego delle tecniche tradizionali di incisione (diretta o indiretta) in cavo o in rilievo quali la puntasecca, l´acquaforte, la maniera nera, la xilografia e la rotella. Ai frequentatori di questo Istituto la cittá di Ravello ha simbolicamente fatto recapitare non una semplice cartolina, bensí una collezione di esperienze vissute e condivise. In segno di liberale signorilitá d´animo, la delegazione del Comune del salernitano ha donato all´Istituto l´acquatinta "Ombelico di Ravello" di Pilar Dominguez, opportunamente registrata nell´apposito inventario.
http://www.iicstoccolma.esteri.it/

giovedì 22 maggio 2008

LONDRA - Le famiglie ripercorrono la storia dell'Antoniano di Bologna

Sabato 17 maggio l'Istituto Italiano di Cultura di Londra ha ospitato un evento per famiglie dedicato al Coro dell'Antoniano di Bologna ed alle celebri canzoni dello Zecchino d'Oro. Era presente per l'occasione Padre Alessandro Caspoli, Direttore del noto centro bolognese, che ha illustrato l'attivita' dell'Antoniano (ripercorrendo anche la storia di cinquant'anni della nota competizione musicale ad esso collegata) attraverso una presentazione multimediale appositamente concepita per la fruizione da parte di un pubblico di bambini. Padre Caspoli nel corso dell'incontro ha interagito con il pubblico presente in sala, mostrando anche alcuni video musicali con cartoni animati ispirati alle piu' note canzoni dello Zecchino d'Oro. L'evento, considerando che canzoni come '44 gatti' si tramandano di generazione in generazione conservando intatto il loro fascino, è stato seguito con interesse e partecipazione da un folto pubblico di bambini ed adulti, che hanno anche cantato in coro alcuni tra i più celebri motivi che hanno fatto la storia della predetta rassegna musicale. L'incontro di cui sopra si inserisce nel quadro di una serie di attività rivolte ai bambini organizzate dall' IIC di Londra, che hanno avuto inizio lo scorso ottobre con lo spettacolo di burattini 'Tonino pesciolino e il mare', la cui locandina è stata riprodotta anche nella pubblicazione curata dalla DGPC sugli eventi dell'ultima edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Al fine di diffondere tale attività è stata creata una membership gratuita per bambini fino ai 12 anni (che conta a tutt'oggi circa 70 iscritti in costante aumento) che consente, oltre alla ricezione di informazioni sulle iniziative rivolte ai piu' piccoli, il libero accesso ad un'apposita sezione 'junior' della biblioteca dell'Istituto. Nel mese di giugno si svolgeranno altre due attivita': un laboratorio creativo (7 giugno) e uno spettacolo di teatrino di burattini (21 giugno). L'iniziativa dell'IIC ha fatto emergere un grande richiesta di attività ricreative/educative in lingua italiana, al punto che cominciano a giungere nell'Istituto adesioni e richieste di collaborazione da parte di 'playgroups' italiani organizzatisi spontaneamente per iniziativa di gruppi di genitori a Londra ed in altre città inglesi.

mercoledì 21 maggio 2008

WOLFSBURG - Tesori della musica nel Castello di Wolfsburg


Sabato scorso a Wolfsburg si è tenuto il quarto appuntamento della stagione musicale 2008 "Tesori della musica nel Castello di Wolfsburg", con il Duo Petrella-Chiarito. Vincitori di numerosi concorsi internazionali tra i quali l' "Astor Piazzolla Music Awards", e già esibitisi come solisti o in formazioni di musica da camera in Cina, Australia, Venezuela, Canada, Sudafrica ed Emirati Arabi, Petrella e Chiarito sono da annoverare tra i pochissimi musicisti italiani che uniscono all'esecuzione del repertorio barocco una rigorosa ricerca filologica condotta su manoscritti originali, nonchè una tecnica di esecuzione che legge direttamente le notazioni musicali d'epoca senza avvalersi della trascrizione su pentagramma. Di fronte al pubblico che gremiva come di consueto il Gartensaal del Castello di Wolfsburg, nel quale il concerto è stato tenuto a causa del cattivo tempo che ha impedito lo svolgimento della prevista passeggiata musicale nel parco, i due musicisti hanno eseguito brani dei compositori secenteschi Dall'Aquila, Kapsberger, Terzi, Castaldi, Corbetta e Sanz. La tiorba di Giuseppe Petrella ed il liuto di Maria Grazia Chiarito hanno suscitato l'entusiasmo dei presenti grazie al nitore di un'esecuzione perfetta e ad una sapiente scelta del programma, che in un crescendo di ritmo e di complessità si è concluso sulle note di una movimentata ciaccona di Alessandro Piccinini. Il bis concesso dal duo, richiamato in sala da un applauso insistente, ha ripetuto nella villana di Girolamo Kapsberger uno dei movimenti più apprezzati del concerto. Al termine dell'esecuzione la scrivente Sezione ha offerto al proprio fedele pubblico un rinfresco, presentato a titolo di saluto prima della pausa estiva e di consolazione per la mancata passeggiata nel parco.
http://www.iicwolfsburg.esteri.it/IIC_Wolfsburg

martedì 20 maggio 2008

SEOUL - Valerio Berruti espone in Corea il suo Magnificat

Si è svolta dal 5 aprile al 12 maggio la mostra di Valerio Berruti ad Heyri, la "città dell'arte" nei pressi di Seoul, frutto di un esperimento di architettura museale immersa nel verde incoraggiato dal governo coreano. Sui terreni donati dal governo sono sorte circa trenta gallerie d'arte, piccoli musei e atelier d'artisti, tutti su progetti innovativi di architetti locali. In tale contesto presso la galleria Keumsan sono stati allestiti gli spazi per le installazioni visive del maestro, mentre nella galleria CHAI sono stati presentati circa 40 disegni su carta.
Valerio Berruti vive e lavora a Verduno (CN) nell'ex chiesa di San Rocco, e a soli trent'anni rappresenta uno degli artisti italiani più noti sulla scena mondiale. Le sue tele, sacchi di iuta su cui applica la tecnica dell'affresco, appese senza cornice, sono ormai divenute familiari al grande pubblico così come le immagini semplici dei bambini, tra fumetto ed espressionismo, che sono il suo soggetto più noto. Le sue figure sono disegnate su di uno spazio neutro senza spiegazioni o sfondi. Esse non si rivolgono all'osservatore, nè compiono azioni particolari, ma esistono distratte e impersonali sulla tela. Il pubblico coreano, che ha visitato numeroso la mostra nelle cinque settimane della sua durata ha particolarmente apprezzato l'uso dei materiali grezzi e in particolare della carta a grana grossa, tipica della tradizione coreana, usata per questa mostra. L'interpretazione delle opere di Berruti è quindi lasciata alle suggestioni che esse evocano, da una misteriosa nostalgia per l'infanzia alla simbologia del presente del mondo relazionale di adulti. Tra le numerose analisi critiche esistenti vale la pena ricordare quella del critico Lorenzo Canova il quale ha rilevato che i bambini di Berruti ritornano da un passato collettivo, ci raccontano i giorni trascorsi del tempo perduto e, al tempo stesso, come ricorda l'artista stesso, "sono puri, rappresentano ciò che è intatto nonostante il peccato originale". Infine, Kim Hye Young, curatrice della mostra organizzata con il patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura, ricorda anche come le opere di Berruti siano la prova di un assunto essenziale della concezione dell'arte orientale, ovvero che la semplicità e la quotidianità nell'espressione artistica possano indurre profonde emozioni da singoli ed elementari aspetti della vita. Una qualità questa sempre più rara nel panorama di un'arte moderna tendente in misura crescente alla complicazione.

lunedì 19 maggio 2008

LIMA - Viaggio nell'arte italiana. 1950 1980 Cento opere della collezione Farnesina

Lo scorso martedì presso il prestigioso Centro Culturale della Pontificia Università Cattolica del Perù si è inaugurata la mostra "Viaggio nell'arte italiana. 1950 1980 Cento opere della collezione Farnesina" . All'inaugurazione hanno partecipato numerosi rappresentanti del mondo dell'arte peruviana, tra i quali il più grande artista peruviano degli ultimi cinquant'anni, Fernando de Szyzlo, considerato unanimemente il maestro dell'astrazione latino americana. La mostra, segna il ritorno della grande arte italiana nel paese sudamericano a ottant'anni dall'inaugurazione del Museo de Arte Italiano. I mezzi di comunicazione hanno dedicato ampio spazio all'inaugurazione della mostra sottolineando che tra gli eventi proposti nell'ambito del V Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'America Latina, dei Caraibi e dell'Unione Europea l'esposizione presentata dal nostro Paese è senz'altro da annoverare tra gli eventi di più alta qualità e prestigio. A questo proposito, è da porre in evidenza l'apprezzamento e il ringraziamento manifestati dai rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri peruviano presenti all'inaugurazione.
http://www.iiclima.esteri.it/IIC_Lima

domenica 18 maggio 2008

ANKARA - 100 anni di Visconti in mostra

Si è conclusa lo scorso 12 maggio la mostra "Visconti 100 anni" svoltasi nell'ambito del X Festival Internazionale del Cinema di Eskisheir ed allestita presso il Museo delle Arti Contemporanee. Curata dall'architetto Luciano Calosso, la mostra visitata da noti attori, attrici ed esperti di cinema, provenienti da tutto il mondo, ospiti del Festival, racconta al più vasto pubblico internazionale la figura del grande regista Luchino Visconti. Sono state esposte cento fotografie scattate durante alcuni momenti della vita pubblica e privata del regista, nonchè costumi ispirati ai suoi film ("Il Gattopardo", "Morte a Venezia"), gioielli (la celebre corona della Principessa Sissi, indossata da Romy Schneider nel celebre film "Ludwig"), abiti femminili della metà Ottocento della storica sartoria Annamode 68, che hanno amplificato con il loro valore aggiunto tutto il Festival. La mostra ha costituito un supporto importante al Festival internazionale del cinema in cui sono stati proiettati celebri film italiani, molto apprezzati dal pubblico turco, come "L'innocente" di Visconti, "Viaggio in Italia" di Rossellini, "Mamma Roma" di Pasolini, "Giulietta degli Spiriti" di Fellini e "C'era una volta il west" di Leone. La filmografia è pertanto servita a tratteggiare il ritratto di un protagonista del suo tempo, come Luchino Visconti, che ha dedicato la sua vita alla cultura.
http://www.iicankara.esteri.it/IIC_Ankara

LUBIANA - III Festival del Cinema Europeo

Dal 6 al 12 maggio si è svolta a Lubiana la terza edizione del Festival del Cinema Europeo, a cui hanno preso parte 13 paesi e la Turchia. Divisa in tre sezioni - lungometraggi, cortometraggi e film per ragazzi - la manifestazione è stata organizzata da EUNIC Slovenia, di cui fanno parte l'IIC di Lubiana, il Goethe Institut, il British Council, l'Institut Francais Charles Nodier e l'Osterreichisches Kulturforum. I film europei in concorso sono stati selezionati da una giuria slovena di esperti e si sono contesi il Premio del Pubblico e il Premio della Giuria. Il Festival è stato inaugurato il giorno 6 maggio con la proiezione del film "Piano Solo" del 2007 (tratto dal libro "Il disco del mondo" di Walter Veltroni, Rizzoli) per la regia di Riccardo Milani, sulla vita del pianista e geniale compositore jazz, Luca Flores, morto suicida nel 1995, che nella pellicola viene interpretato da Kim Rossi Stuart mentre il padre è Michele Placido. A seguire si è tenuto il concerto di musiche originali di Flores, eseguite dal quintetto Matt Jazz Repertory, band composta da musicisti di fama internazionale, amici e collaboratori di Luca Flores: Pietro Tonolo (sax tenore/soprano), Alessandro Di Puccio (vibrafono), Francesco Maccianti (pianoforte), Raffaello Pareti (contrabbasso), Alessandro Fabbri (batteria). Il pubblico ha apprezzato la bellezza della musica e la bravura dei musicisti che sono stati capaci di arricchire e di andare oltre i significati e le atmosfere del film. L'evento ha riscosso anche un notevole riscontro mediatico ed ha conquistato il secondo posto per il Premio del Pubblico. All'interno del Festival notevole interesse ha riscosso poi la proiezione del cortometraggio di Carlo Pisani "La rivale", realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che descrive la difficoltà di integrazione razziale in Italia attraverso la problematicità di rapporto tra una ragazza senegalese e una italiana, rivali in amore. Il Festival ha rappresentato una buona opportunità per il pubblico sloveno e ha dimostrato di rappresentare un importante veicolo di circolazione e confronto tra le varie produzioni europee.
http://www.iiclubiana.esteri.it/IIC_Lubiana

SEOUL - Pizzi Opera Festival

Il pubblico coreano ha applaudito il 13 ed il 14 maggio le due prime degli spettacoli del Pizzi Opera Festival che il regista italiano ha presentato al Teatro dell'Opera di Seoul presso il Sejong Arts Center. La manifestazione, organizzata dal Korea Opera Group in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Seoul e con l'Ambasciata d'Italia, prevede sei repliche dei due spettacoli e costituisce uno dei principali avvenimenti della pur ricca stagione lirica coreana. Con la regia di Massimo Gasparon, il Maestro ha rinnovato la sua direzione moderna, ma filologicamente rigorosa, che si è estesa anche alle scenografie e ai costumi. Eleganti e slanciate le scene, con la dominante del bianco nell'Aida e del rosso e del viola in Turandot, essenziali eppure ricchi e vivaci i costumi, con diverse citazioni cinematografiche, come nel caso dei guerrieri egizi che riecheggiavano gli dei tecnologici di "Stargate" con le loro maschere da Horus e Anubi. I simbolismi cromatici sono associati a quelli più ampiamente scenografici: in entrambe le opere la scena è occupata da due edifici torreggianti, una piramide in Aida ed il palazzo del re in Turandot, a loro volta suddivisi in un livello superiore ed uno inferiore, a rappresentare i diversi livelli di esistenza e di coscienza. La parte inferiore, comune ad entrambi le scenografie, è costituita da un bastione nel quale si aprono cunicoli e passaggi segreti da cui emergono e scompaiono i diversi personaggi. Come ha spiegato il Maestro, riferendosi alle diverse simbologie, il filo conduttore che lega i due allestimenti è il viaggio iniziatico dei diversi protagonisti. Tale lettura ha portato Pizzi a delle scelte originali anche nella sceneggiatura, come ad esempio nel finale di Aida, con la protagonista che si suicida, mentre Radames si volge verso la luce che irradia dal vertice della piramide. Ancora una volta la direzione artistica di Pizzi si è rivelata vincente anche nell'esecuzione musicale, con la scelta di cantanti giovani e, al tempo stesso, musicalmente maturi. Cosi Raffaella Angeletti nelle vesti di Aida, Rubens Pellizzari come Radames, Claudio Sgura-Amonasro, Elisabetta Fiorillo quale Amneris, Enrico Cossutta come Altoum, Dario Volontè come Calaf, Luca dall'Amico-Timur. Nel cast tutto italiano Pizzi ha poi inserito alcuni giovani e brillanti cantanti stranieri ma di scuola italiana: Olga Zhuravel nella parte di Turandot, Alexandra Zabala come Liu, Adam Plachetka, Mark Milhofer e Thomas Morris.Anche il coro ed il corpo di ballo del teatro coreano sono stati integrati perfettamente nella struttura italiana dei due spettacoli, con i ballerini Alessandro Riga a Letizia Giuliani nelle parti soliste, così come l'orchestra magistralmente diretta dal Maestro Marco Zambelli, come Pizzi un veterano delle scene coreane ed un beniamino del pubblico locale.