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venerdì 23 novembre 2007

ALGERI - Master class e concerti: collaborazione e formazione italo-algerina

Nel quadro dell'accordo bilaterale italo-algerino di cooperazione culturale, per il settore della musica, l'Ambasciata d'Italia di concerto con l'Istituto Italiano di Cultura ha accolto la proposta pervenuta dall'Orchestra Sinfonica Nazionale algerina (OSNA), decidendo di proseguire con il progetto di collaborazione e formazione musicale, iniziatosi qualche anno fa. Come per le precedenti iniziative, si e' trattato di una master class di alcuni giorni, impartita da musicisti italiani che ha avuto, come conclusione, l'esecuzione di due concerti. In passato, queste iniziative hanno dato prova di indubbia utilita' consentendo, da un canto ai musicisti algerini di approfittare della competenza dei colleghi italiani, dall'altro, agli italiani, di arricchire la propria esperienza con il contatto con la cultura musicale algerina. Quest'anno e' stato prescelto, nell'ambito del protocollo d'intesa Regione Piemonte IIC di Algeri, il M° Guida Maria Guida, importante direttore d'orchestra italiano che opera a livello nazionale e internazionale. L'iniziativa si e' svolta nell'ambito della IV Stagione Culturale Italiana, una delle piu' importanti manifestazioni che hanno luogo ad Algeri. Il M° Guida Maria Guida e' venuto accompagnato da cinque musicisti italiani (Giacomo Agazzini, violinista; Umberto Fantini, violinista; Giovanna Scognamiglio, violinista; Maurizio Redegoso, violista; Ettore Bongiovanni, cornista) che hanno collaborato alla master class e suonato con la OSNA. I musicisti hanno lavorato in spirito di amicizia dal 14 novembre, concludendo, come accennato piu' sopra, con due concerti. Il primo, il 21 novembre all'Auditorium della Radio Nazionale Algerina e l'altro, il 22 novembre, nel Teatro Regionale della citta' di Constantine. Il gruppo italiano ha lavorato con i musicisti dell'OSNA non soltanto alla messa a punto del creazione di un concerto, ma anche per dimostrare che la musica e' un linguaggio universale. E' il linguaggio della ricerca e dell'espressione di armonie capaci di fare incontrare musicisti appartenenti a due culture vicine ma differenti. Lo stage e i concerti dell'OSNA, con i solisti italiani e sotto la direzione del M° Guido Maria Guida, costituiscono dunque un esempio, positivo ed incoraggiante, del dialogo tra due popoli e due culture. Dialogo che rappresenta una delle priorita' fondamentali della politica culturale italiana. Il concerto di Algeri si e' svolto presso l'Auditorium della Radio Nazionale Algerina (una delle piu' importanti sedi musicali della citta' di Algeri) dinanzi a circa 400 persone, tra le quali alcune importanti cariche istituzionali e rappresentanti del Ministero della Cultura algerino, che ha collaborato all'organizzazione della manifestazione. Lo stesso concerto e' stato replicato, il 22 novembre 2007, presso il Teatro Regionale della citta' di Constantine messo a disposizione dalla Direzione della Cultura della Wilaya di Constantine che ha, inoltre, collaborato all'organizzazione della manifestazione - dinanzi un pubblico di circa 500 persone. Notevole e' stata l'affluenza di pubblico in ambedue le citta' e molto simili le reazioni. Il pubblico ha dedicato alla OSNA e ai musicisti italiani una standing ovation non sempre frequente nei concerti di musica classica e la stampa ha dedicato un ampio spazio al concerto annunciando e recensendo entusiasticamente l'esibizione. Il M° Guida e i solisti hanno partecipato alla trasmissione Bonjour Alge'rie di Canal Alge'rie della Televisione Algerina, programma che e' diffuso, attraverso il satellite, agli algerini di tutto il mondo.
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STOCCOLMA - Roberto Saviano: "Gomorra"

Il 21 novembre l'Istituto Italiano di Cultura ha ospitato la presentazione del libro "Gomorra" di Roberto Saviano in collaborazione con l´editrice Bromberg e con l´ausilio della giornalista Kristina Kappelin, corrispondente in Italia per il giornale svedese Dagens Industri. L´autore Roberto Saviano e' stato calorosamente accolto da un pubblico assai numeroso (oltre duecento persone), formato da italiani e da svedesi. Molti giornalisti delle piú importanti testate nazionali hanno preso parte alla manifestazione. Primi fra tutti sono arrivati i membri piú giovani della comunitá italiana che risiede qui, ad esprimere i sensi della loro sincera solidarietá per l´atto di coraggio dell´esponente della cultura italiana. Molti di loro hanno preteso di conoscere i progetti dell´Autore per il prossimo futuro con riferimento specifico sia alla sua vita privata sia a quella professionale. Roberto Saviano ha profuso tutte le sue doti di brillante oratore nel confronto che lo ha visto protagonista durante l´intervista con la giornalista svedese. Ha voluto raccontare lui stesso, in prima persona, in modo incisivo e chiaro la storia della formazione dei gruppi camorristici con particolare riguardo alle loro attivitá imprenditoriali. Ha mostrato in modo convincente come gli Stati dell´Unione Europea possano finire per essere usati come strumenti delle attivitá imprenditoriali dei clan della camorra. In riferimento ai noti fatti di Duisburg - che hanno rappresentato quasi una conferma empirica delle sue tesi - Roberto Saviano ha suggerito la necessitá di rafforzare l´autoritá degli stati nazionali di fronte alle organizzazioni camorristiche attraverso il rilancio del ruolo fondamentale della cooperazione europea.
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giovedì 22 novembre 2007

PECHINO - Visioni del Celeste Impero

In occasione del XXXVII anniversario dello stabilimento dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina si e' aperta giovedi' 8 novembre 2007 presso la Biblioteca Nazionale di Cina a Pechino la mostra Visioni del Celeste Impero/la Cina agli occhi degli Europei. La mostra offre una panoramica sui rapporti culturali, politici ed economici tra Europa e Cina in un'ottica cartografica, come espressione non soltanto tecnico-scientifica, ma anche artistico-creativa, della progressiva conoscenza e definizione grafica del mondo, con particolare attenzione all'evoluzione dell'immagine della Cina in Occidente. L'esposizione presenta una serie di immagini e mappe estratte da Atlanti particolarmente significativi di eta' medievale, moderna e contemporanea, quale panoramica su un argomento che, per molti secoli, ha visto confrontarsi filosofi, storici e geografi europei. Si parte da Tolomeo per arrivare all'Almagia', passando per l'Atlante Catalano, la carta di Juan de la Cosa, la Carta del Cantino, l'Atlante Miller, l'Atlante Vallard, il mappamondo di Sebastiano Caboto, il mappamondo Salviati, il mappamondo di Martin Waldseemuller, gli Atlanti di Ortelio, Mercatore, Hondius, Jansson, Blaeu, De Wit, Danckerts, Sanson, Jaillot, Nolin, Delisle, Coronelli, Santini, Zatta, Desnos, Lattre' & Delalain, du Val, Black, Harmosworth, Bartholomew, Seutter, Homann, Stieler.Attraverso l'esposizione di alcune opere originali come il Novus Atlas Sinensis di Martino Martini, China illustrata di Athanasius Kircher, Description de la Chine di Jean Baptiste du Halde e l'Atlas Chinois di Jean Baptiste d'Anville si e' inteso illustrare parte della copiosa e straordinaria produzione scientifica dei padri gesuiti, che per primi effettuarono in loco rilevamenti topografici e osservazioni astronomiche, confrontando e arricchendo i loro studi attraverso la consultazione della ricca produzione cartografica cinese. Un esempio della capacita' di sintesi del tutto originale e di alto valore filosofico e concettuale sono le opere di Martino Martini, di cui sono esposti l'originale dell'Atlas, edizione 1658, e le sedici Tavole che corredano il suo atlante. La Biblioteca di Pechino ha poi gentilmente messo a disposizione opere coeve a quelle esposte soprattutto del periodo seicentesco. L'esposizione, curata da uno staff di esperti in molteplici discipline (Federico Masini, sinologo dell'Universita' di Roma, Massimo Quaini, geografo dell'Universita' di Genova, e Riccardo Scartezzini, sociologo dell'Universita' di Trento), si pone il duplice obiettivo di far conoscere ai cinesi il desiderio che ha animato gli intellettuali europei sin dall'Antichita' di approfondire la conoscenza del loro paese, e al pubblico europeo la precocita' dell'interesse nutrito dai loro antenati verso il grande impero orientale, dal quale provenivano tante merci rare e preziose, come sete, porcellane, lacche e giade, irrinunciabili oggetti del desiderio per le classi abbienti europee. Hanno collaborato fornendo materiali le seguenti Istituzioni scientifiche: Soprintendenza Beni Librari e Archivistici della Provincia di TrentoBiblioteca Comunale di TrentoGalata Museo del Mare di Genova Biblioteca Universitaria di Genova. Alla predisposizione del video e del programma interattivo hanno collaborato: Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione di Genova, Il Portolano Editoria & Comunicazione di Genova, Provincia Autonoma di Trento, Universita' degli Studi di Trento, Comune di Genova e Universita' degli Studi di Genova hanno patrocinato l'iniziativaIl Comitato Marco Polo ha finanziato la traduzione del libro-catalogo in lingua cinese. La mostra ha suscitato un forte interesse non solo in tutti gli operatori culturali, ma in generale in tutto il pubblico cinese, come testimonia l'ampia risonanza che l'evento ha avuto sulla stampa locale.
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SEOUL - Entusiasmo per La Traviata

Il pubblico coreano ha accolto con entusiasmo la produzione tutta italiana de "La Traviata" del Maestro Pier Luigi Pizzi, che e' andata in scena a Seoul dal 15 al 19 novembre scorsi, presso il Teatro dell'Opera di Seoul al Sejong Center, nel cuore della citta', e che ha fatto registrare nelle quattro sere di programmazione il tutto esaurito, con circa 3000 spettatori a rappresentazione. Lo spettacolo, organizzato dal Korea Opera Group in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Seoul e con l'Ambasciata d'Italia, ha segnato, per il calore dell'accoglienza riservato agli artisti italiani, la pur ricca stagione operistica coreana, che vede in cartellone contemporaneamente almeno tre opere italiane. Il Maestro Pizzi ha ripreso un suo allestimento originale presentato una sola volta nel 2003 al Teatro Real di Madrid, portando l'ambientazione dell'opera nella Parigi del 1940 sotto l'occupazione tedesca. Scene, costumi e regia sono stati riveduti con grande rigore filologico per attualizzare il dramma nell'atmosfera precaria e decadente di un momento cosi particolare del XX secolo. La regia di Pizzi si e', peraltro, avvalsa dell'importante contributo del Maestro Massimo Gasparon, producendo risultati di grande impatto proprio per la sua estrema lineare essenzialita'. Come ha ricordato il Maestro Pizzi nell'affollata conferenza stampa che ha preceduto l'evento, le chiavi di lettura da lui prescelte per questa edizione di Traviata sono state da un lato la solitudine del personaggio e dall'altra la gioventu' che permea la storia, come dimensione e come valore. Non a caso la scelta del cast, tutto italiano ad eccezione dellinterprete di Duphol, il coreano Park Seung-hyuk, ha privilegiato la presenza di artisti musicalmente maturi, ma anagraficamente ancor giovani: dalle due soprano, che si sono alternate nel corso delle recite nel ruolo di Violetta e della cameriera, Irina Lungu (russa di nascita, ma italiana di formazione) e Elena Rossi, ai due tenori che si sono ugualmente avvicendati nel ruolo di Alfredo, James Valenti e Andrea Carre'. Giovane, duttile e possente anche la voce del baritono Giuseppe Altomare nel ruolo di Germont, che ha particolarmente entusiasmato il pubblico, cosi come quella della Flora interpretata da Tiziana Carraro. William Corro', nel ruolo del Marchese D'Obigny, e Luca Dell'Amico come Grevnil hanno suggellato questa Traviata dall'incredibile vitalita' artistica. A completare il successo dell'opera la direzione del Maestro Marco Zambelli, che ha condotto la Seoul Classical Players Orchestra verso una fedele e rigorosa interpretazione verdiana. Notevole il richiamo, oltre che di pubblico e critica, anche mondano, con la presenza d'importanti esponenti del governo e della politica coreana, del corpo diplomatico e delle istituzioni economiche e culturali del Paese.

DUBLINO - La Turandot in Irlanda

La stagione operistica irlandese e' stata inaugurata sabato sera 17 novembre con l'opera Turandot, evento al quale l'Istituto Italiano di Cultura ha dato significativo sostegno finanziario e collaborazione organizzativa riscontrabile nella pubblicita' cartacea e negli articoli recentemente apparsi sull'Irish Times (3 novembre 2007) immediatamente dopo la conferenza stampa di lancio. La serata e' stata dedicata a Luciano Pavarotti. Registrato il "tutto esaurito". Sono programmate cinque repliche. Principali sponsor della serata AMNESTY INTERNATIONAL, BANK OF IRELAND, DAVY e BMW. Questa Turandot - in scena al Gaiety Theatre, il piu' noto e tradizionale teatro irlandese portato di recente ad antica bellezza - e' stata proposta in versione moderna, molto gradita al pubblico, sorpreso e conquistato dagli effetti speciali e dalla inattesa trasposizione della vicenda agli anni 1970-80, con forti accenti anti pena di morte. Brillante successo grazie alle voci di Stefania Spaggiari (Turandot), Mary Moriya (Liu') ed Enrico Marrucci (ping). Il coro, composto da decine di studenti dello Xinghai Conservatory of Music di Quangzhou, e l'orchestra magistralmente condotta dal Maestro Bruno Dal Bon hanno portato la serata a straordinario, brillante compimento. Si fa inoltre presente che l'opera italiana sta avendo un particolare momento di gloria in Irlanda. Si registrano infatti prossime rappresentazioni di Madama Butterfly e Traviata presso l'Helix Theatre di Dublino (prima decade di dicembre) in forma fortemente spettacolare e realizzate dalla notissima compagnia sovietica Rostov State Opera.

EDIMBURGO - Garibaldi a Glasgow

Si e' svolto il 21 novembre presso la Royal Scottish Academy of Music and Drama di Glasgow il concerto "Garibaldi!" organizzato dall'Istituto di Cultura di Edimburgo in collaborazione con l'Associazione Mazziniana Italiana-Sezione di Roma e sotto gli auspici del Comitato Nazionale costitutito presso il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per la celebrazione del bicentenario della nascita dell'eroe nazionale. Nell'occasione sono stati presentati gli stessi brani musicali eseguiti nel concerto tenuto a Glasgow il 26 maggio 1860 allo scopo di raccogliere fondi a sostegno della spedizione dei Mille. Alle musiche eseguite a suo tempo a Glasgow sono stati aggiunti due inni: quello alla guardia civica (o Inno a Pio IX) di Gioacchino Rossini, e l'inno Suona la Tromba di Giuseppe Verdi e alcuni brani dell'opera breve di Ruggero Leoncavallo sulla tragica figura del poeta dell'unita' d'Italia, Goffredo Mameli. Il concerto si e' proposto certamente di onorare la figura di Giuseppe Garibaldi, ma, nello stesso tempo ha voluto essere un doveroso riconoscimento del contributo offerto dalla Scozia e dal suo popolo alla realizzazione dell'unita' nazionale italiana. E' noto l'appoggio della pubblica opinione e del governo britannico alla realizzazione dell'unita' d'Italia. Meno nota e' la solidarieta' fornitaci dalla Scozia. E' molto significativo che il ritratto di Garibaldi esposto al museo di Stirling presenti una grande somiglianza con le effigi di William Wallace. I brani musicali, presentati dall'attore Claudio Puglisi, sono stati eseguiti da quattro cantanti (Anna Lushi, Michela Marconi, Francesco Bovino Stefano Tiballo) provenienti dal Conservatorio di Roma accompagnati dal pianista Giovanni Rosati, ha recitato il poema di Alfred Lord Tennyson "The May Queen" la giovanissima attrice Giulia Greco. Il coordinamento artistico in Italia e' stato condotto dal professor Domenico Carboni direttore della Biblioteca Musicale Governativa, mentre il professor Massimo Scioscioli, presidente della sezione di Roma dell'Associazione Mazziniana Italiana, si e' occupato delle ricerca storica che ha portato alla riproposizione filolologica autentica del concerto del 1860. Il concerto vero e proprio e' stato preceduto da una conferenza su "Musica e liberta' " che ha visto protagonisti il Professor Umberto Sereni, sindaco della citta' di Barga, e il direttore della Royal Scottish Academy John Wallace che, da famoso trombettista, ha offerto un originalissimo e applauditissimo intervento sulla storia dello strumento a fiato quale strumento espressivo per eccellenza delle vicende eroiche nei momenti cruciali della storia. La risposta del pubblico che ha ha riempito la Concert Hall della stessa RSAMD e' stata di grande apprezzamento per un evento per tanti aspetti singolare e denso di riferimenti storici che hanno colpito principalmente i numerosi rappresentanti della collettivita italiana presenti. L'avvenimento ha contribuito senza dubbio a tenere viva una memoria comune della quale il popolo italiano e il popolo della Scozia possono andare orgogliosi.

mercoledì 21 novembre 2007

TRIPOLI - Conferenza annuale sulla traduzione

Si e' svolta a Zanzur il 19 e il 20 novembre la Terza Conferenza annuale sulla traduzione "Translation in the age of globalization", organizzato dalla Accademy of Graduate Studies con la cosponsarizzazione per le relazioni principali del British Council e dell'Istituto Italiano di Cultura di Tripoli. Come keynote Speaker italiano e' stata invitata la Professoressa Iolanda Guardi dell'Universita' degli Studi di Milano, arabista e traduttrice. La relazione "Translation from Arabic into Italian: Issues and perspectives" e' stata letta dalla Dottoressa Zakia Deeb ed e' stata molto apprezzata. Il Direttore dell'Istituto di Cultura, come richiesto dagli organizzatori, ha dato il saluto dell'Istituto durante la cerimonia di apertura, dopo il discorso introduttivo del Direttore dell'Accademia, Dottor Saleh Ibrahim. I lavori della Conferenza si sono tenuti in lingua inglese ed in lingua araba.Notevole e' stato il rilievo dato dai massmedia all'avvenimento che riguarda indubbiamente un settore sempre piu' importante con la progressiva apertura del Paese verso l'esterno e delicato per i suoi risvolti culturali, sempre impliciti nel tradurre.
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DUBLINO - Severgnini al Trinity College

Si segnala il brillante successo ottenuto dalla presenza del giornalista-scrittore Beppe Severgnini, ieri sera, 20 novembre, al Trinity College di Dublino. Dopo essere stato ospite in mattinata del programma radiofonico "The Tubridy Show" della RTE 1, il giornalista ha incontrato, nel tardo pomeriggio, presso il Davis Thatre del TCDublin, un pubblico entusiasta composto da centinaia di giovani studenti e lettori sia italiani sia irlandesi. Dopo una breve presentazione della sua opera, l'oratore si e' addentrato "nei vizi e nelle virtu'" degli italiani, sottoponendosi a fine incontro al simpatico fuoco di fila di domande degli intervenuti. Beppe Severgnini ha firmato le numerose copie dei libri venduti per l'occasione dalla casa Editrice Hodder & Stoughton a meta' prezzo. L'incontro e' stato organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica della prestigiosa universita' irlandese.

martedì 20 novembre 2007

RABAT - Garibaldi a Tangeri

L'Istituto Italiano di Cultura ha organizzato a Tangeri il 19 novembre una giornata di celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi articolata in tre distinti momenti ed in tre spazi della citta'.
La giornata si e' aperta con la deposizione di una corona di fiori ai piedi della lapide, apposta nel 1916 nella sede del vecchio Consolato italiano di Tangeri, in ricordo della permanenza del Generale in questa citta' dal 1849 al 1850. La Prima rete televisiva marocchina ha intervistato il Direttore dell'Istituto ed ha ripreso alcuni momenti della breve ma significativa cerimonia.
Nel pomeriggio ha preso l'avvio, in uno dei saloni del prestigioso Palazzo delle Istituzioni Italiane di Tangeri (Moulay Hafid), un convegno di studi a cui hanno preso parte tra gli altri il Professor Luigi Mascilli Migliorini dell'Universita' Orientale di Napoli con una relazione su "La memoria autobiografica di un Eroe", e il Professor Giovanni Brancaccio dell'Universita' di Pescara con la relazione su "La fine del Regno delle Due Sicilie nelle Memorie di Giuseppe Garibaldi".
Alla fine della giornata, presso la Cineteca di Tangeri, e' stato proiettato con grande successo il film di Roberto Rossellini "Viva l'Italia", in edizione integrale, sottotitolato in francese, copia gentilmente offerta dal figlio Renzo, che ha visto la sala gremita.

ADDIS ABEBA - Il "Trio Eccentrico" omaggia Federico Fellini

Il 16 ottobre, l'Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con il Circolo Italiano Juventus di Addis Abeba, l'Istituto Italiano di Cultura di Nairobi e con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Faenza, ha presentato lo spettacolo "Un omaggio a Federico Fellini" che ha visto come protagonista il "Trio Eccentrico". Il trio faentino, formato dai musicisti Massimo Ghetti, Alan Selva e Javier Gonzales, si è esibito, presso il Circolo Italiano Juventus, in uno strepitoso concerto che ha ripercorso, con musiche di Nino Rota, un itinerario di temi conduttori dei films del grande regista italiano. Il numeroso pubblico, composto soprattutto dalla comunità italiana e straniera e da rappresentanti del corpo diplomatico italiano, ha manifestato un vivissimo gradimento per la piacevole performance, sia per l'alto livello dell'esecuzione, sia per l'originalità dell'abbinamento degli strumenti musicali del Trio.
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ANKARA - Francesco Cafiso Quartet al Festival internazionale di jazz

Nell'ambito dell'XI Festival Internazionale del Jazz di Ankara, l'Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con l'Associazione del Jazz di Ankara e l'Organizzazione LEO, con il contributo finanziario dell'Agusta Westland e dell'Astaldi, ha presentato il 16 novembre il concerto di Francesco Cafiso Quartet, con il grande Cafiso accompagnato da Riccardo Arrighini, Aldo Zunino e Stefano Bagnoli. Una sala gremita presso il Centro Cultura e Congressi dell'Universita' Tecnica del Medio Oriente della capitale turca ha accompagnato lo straordinario concerto del giovane Cafiso che si e' mostrato oltre che come interprete anche come compositore. Nato nel 1989, Francesco Cafiso e' uno dei talenti piu' precoci della storia del jazz internazionale. A soli diciotto anni puo' vantare una serie di esperienze con musicisti di fama mondiale: la sua maturita' e sensibilita' lo hanno gia' reso protagonista nei templi del jazz internazionale. La rivista francese Jazz Magazine nel numero di novembre del 2005 lo ha incluso tra i "125 talents pour demain et aujourd'hui", una lista che comprende i piu' significativi jazzisti under 40. Quando Francesco aveva tredici anni, fu notato da Wynton Marsalis, che lo ascolto' al festival di Pescara mentre suonava in duo con Franco D'Andrea e lo volle al suo fianco per il proprio tour europeo del 2003. Nel gennaio 2004 Cafiso e' a New York, dove riceve l'ambito International Jazz Festivals Organization Award davanti a una platea composta dal gotha dei piu' importanti musicisti e promotori del settore. Tornera' ripetutamente negli Usa, a New York ma pure a New Orleans, ospite della famiglia Marsalis. Nell'ultimo periodo ha calcato molti palcoscenici d'Europa, nonostante frequenti allo stesso tempo il liceo linguistico e il Conservatorio di Catania. Ha inoltre partecipato e vinto al World Saxophone Competition di Londra. Cafiso ha inciso tre album come leader. Il gruppo e' composto da altri pregevoli musicisti, Riccardo Arrighini, diplomato in pianoforte al Conservatorio Boccherini di Lucca, ha vinto il concorso di Barga Jazz riservato ai nuovi talenti con un repertorio di musiche originali. Il contrabbassista genovese Aldo Zunino balzato all'attenzione del circuito nazionale ed europeo negli anni Novanta. Dal 1995 e' membro stabile delle formazioni di Bobby Durham, Riccardo Zegna, Massimo e Antonio Farao' e della Bansigo Big Band. Il batterista Stefano Bagnoli e' uno specialista nell'uso delle spazzole, su cui ha scritto testi didattici e che gli ha procurato il sintomatico soprannome di Brushman.
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lunedì 19 novembre 2007

CHICAGO - Gianluca Petrella e gli Indigo 4

Il Festival del Jazz Europeo, organizzato per la prima volta a Chicago il 4 e 5 novembre 2007, in collaborazione con i Consolati e gli Istituti di Cultura dei Paesi dell'Unione Europea e` stato ospitato presso le prestigiose sale del Chicago Cultural Center. Hanno partecipato al Festival una ricca selezione di talenti jazz, provenienti da diversi Paesi europei, accomunati dalle scelte musicali d'avanguardia e sperimentali. L'Italia e` stata rappresentata da Gianluca Petrella e il suo gruppo Indigo 4 composto da Gianluca Petrella (trombone), Francesco Bearzatti (sassofono e clarinetto), Paolino Dalla Porta (basso) e Franco Accardi (batteria). Il nome del gruppo Indigo 4 deriva dal famoso brano di Duke Ellington. I musicisti italiani si sono esibiti in piu' concerti sia insieme a musicisti americani, dando prova di una spettacolare capacita` d'intesa, sia con l'intera formazione Indigo 4. Il repertorio eseguito si e' basato sull'improvvisazione, favorita dalla disciplinata tecnica dei musicisti, ma sopratutto dalla loro voglia di continuare a giocare con la musica e di rischiare, sempre con molta autoironia. Nato a Bari nel1975, Petrella ha gia' raccolto un sorprendente numero di premi e di riconoscimenti (premiato a livello internazionale come "nuovo talento 2001" dal prestigioso Django d'Or; "nuovo talento nazionale" nel 2001 e "artista dell'anno" nel 2005 per la rivista Musica Jazz; "miglior giovane trombista" nel 2006 per la rivista Downbeat). Ha al suo attivo collaborazioni importanti con musicisti quali Roberto Ottaviani, Paolo Fresu, Antonello Salis, Gianluca Trovesi. Ha partecipato a Festival in Italia e all'estero (Festival Internazionale di Bolzano, 1196; Toronto, 1997; Worms Jazz, 1997; Leipzig, 2002). Attualmente collabora con Enrico Rava, Roberto Gatto, Cristina Zavalloni e le loro rispettive formazioni. Con gli altri memebri di Indigo 4, Petrella costituisce un gruppo giovane e dinamico. Fabio Accardi e' uno dei piu' impegnati batteristi in Italia. Ha frequentato la scuola di musica Il Pentagramma di Bari e dal 1995 fa parte del Quintetto X , un gruppo di musica brasiliana, con il quale ha registrato il disco Novo Esquema da Bossa. Paolino Dalla Porta, ha collaborato con i maggiori musicisti italiani e internazionali (Petrucciani, Rava, Fresu, Giammarco, Bowie, Liebman). Gia' noto a Chicago per aver partecipato al Jazz Festival nel 1996, e' anche leader di vari progetti musicali, dal duo al settetto, per i quali compone brani originali. Attivo sulla Francesco Bearzatti e' stato insignito di quattro "stelle" dal magazine francese JazzMan, e votato Miglior giovane talento del '03 dalla rivista Musica Jazz. Bearzatti e' inoltre una delle figure piu' interessanti, poliedriche e all'avanguardia del panorama jazzistico europeo. La collaborazione con i partner europei ha favorito il successo dell'iniziativa testimoniata dall'afflusso di un pubblico ampio e diverso dai frequentatori dell'Istituto. Si segnalano articoli su Time Out Chicago, Chicago Reader e Chicago Sun Times.

RABAT - Leggiadra Marina

Nell'ambito della VII Settimana della Lingua Italiana nel mondo, questo Istituto Italiano di Cultura ha organizzato lo spettacolo "Leggiadra Marina - Canti e danze rinascimentali nelle citta' marinare", della compagnia La Rossignol diretta dal Maestro Domenico Baronio. Due le rappresentazioni in calendario: prima al teatro Dar Attakafa di Meknes, in collaborazione con la Wilaya di questa Regione, e successivamente al teatro Mohamed V di Rabat.
Lo spettacolo, frutto di un rigoroso lavoro di ricerca sui testi e sugli spartiti del XV° secolo, tutti ispirati alla musica, danza e poesia del mare ed interpretato in costumi d'epoca, previsto alla conclusione della settimana della lingua, ha avuto luogo il 12 a Meknes ed il 14 novembre a Rabat (nonche' a Casablanca il 13).
Articolato in due tempi, il primo in costumi popolani, il secondo in abiti della nobilta', ha interessato un vasto pubblico, soprattutto a Rabat, con una presenza di piu' di mille spettatori, ed ha suscitato apprezzamento grazie alla piacevolezza delle musiche eseguite ed alla bravura dei concertisti che hanno adoperato strumenti desueti ma coevi del periodo storico preso in esame. Da rilevare che l'esibizione avutasi a Meknes, per espressa volonta' del Governatore, rinsalda i legami con questa importante regione del Marocco in cui i rapporti di collaborazione sempre piu' intensi possono preludere all'apertura imminente di corsi di lingua italiana.

LIMA - Festa barocca

E' stata organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura di Lima la mostra "La festa barocca". L'esposizione, che sta riscuotendo un notevolissimo successo di pubblico, e' stata inaugurata lo scorso 15 novembre alla presenza di oltre settecento invitati tra i quali erano presenti personalita' di spicco del mondo dell'arte, della cultura, della politica e dei locali mezzi di comunicazione. La mostra intende riproporre, attraverso una raffinata ricostruzione degli abiti delle corti italiane del XVII secolo, la ricchezza e la complessita' del barocco italiano che, nell'occasione, e' stato chiamato a dialogare con la ricca collezione di argenti e dipinti del sontuoso Seicento peruviano presenti nella splendida cornice del museo "Pedro De Osma", uno degli spazi espositivi piu' interessanti e accreditati della capitale peruviana. Per la chiusura della mostra, il 15 di dicembre, e' previsto un evento coorganizzato dall'Istituto, dal Ministero degli Affari Esteri peruviano e dalla popolare rivista "Cosas" che prevede una esibizione del Balletto Nazionale Peruviano sulla base di temi musicali seicenteschi.

ZAGABRIA - Nuovo cinema italiano

Si e' svolta a Zagabria dal 12 al 17 novembre 2007 la seconda edizione della Mostra del Nuovo Cinema Italiano. Organizzata dal Presidente dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema Prof. Paolo Minuto, in stretta collaborazione con il nostro Istituto, la mostra ha trovato spazio, come l'anno scorso, presso il Cinema d'essai Tuskanac, gestito dall'Associazione Croata dei Circoli del Cinema (Krvatski filmski Savez). Gli organi di stampa hanno segnalato l'evento anche con servizi televisivi e radiofonici sulle principali emittenti nazionali. Un folto pubblico, costituito soprattutto da studenti universitari, ha seguito con attenzione tutte le 15 proiezioni trattenendosi fino a tardi per partecipare alle discussioni con gli ospiti intervenuti per l'occasione. Il critico Zlatko Vidackovic sul quotidiano Vijesnik ha scritto, in una recensione finale, che si tratta di una opportunita' unica per conoscere il cinema italiano, dato che nelle sale tradizionali i croati sono sommersi unicamente da film americani. Ha ringraziato personalmente il Direttore dell'IIC di Zagabria, i suoi collaboratori e il direttore artistico della mostra Paolo Minuto. Tra le proiezioni principali "La stella che non c'e'" di Gianni Amelio, "Tre giorni di anarchia" di Vito Zagarrio che ha incontrato il pubblico e gli studenti dell'Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, "L'orchestra di Piazza Vittorio" di Agostino Ferrente e "Lettere dal Sahara" di Vittorio de Seta che hanno mostrato le nuove problematiche di un'Italia multietnica, "Jimmy della Collina" di Enrico Pau e "Sfiorarsi" di Angelo Orlando, due film che hanno come protagonista Valentina Carnelutti, anche lei ospite della Mostra insieme ad Angelo Orlando, che si sono intrattenuti simpaticamente con il pubblico croato, dando luogo a dei veri e propri siparietti comici. Tra i numerosi i documentari e cortometraggi presentati vale la pena di citare "La madonna in cielo, la "matre" in terra" di Luigi Di Gianni, specializzato nel settore antropologico, anche lui ospite della Mostra, che ha potuto incontrare gli studenti del Dipartimento di Italianistica dell'Universita' di Zagabria che seguono un corso proprio sul documentario italiano. Come l'anno scorso la Regione Friuli Venezia Giulia ha dato il suo contributo inviando il cortometraggio del giovane promettente regista friulano Ivan Gergolet "Quando il fuoco si spegne" e il documentario del 2006 "Pasolini prossimo nostro" di Giuseppe Bertolucci. Il regista Gergolet e il produttore del documentario su Pasolini, Andrea Crozzoli, hanno avuto modo di incontrare il pubblico della Mostra che non ha mancato di porre interessanti spunti di discussione. La mostra del nuovo cinema italiano e' ormai diventato un appuntamento annuale del panorama culturale zagabrese. http://www.iiczagabria.esteri.it/