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venerdì 29 febbraio 2008

ALGERI - La Musica da Camera Italiana del XX Secolo

L'Ambasciata d'Italia ad Algeri e l'Istituto Italiano di Cultura hanno organizzato, con la collaborazione del Palais de la Culture Moufdi Zakaria, un concerto di musica da camera con l'associazione Musica Ricercata. Il concerto ha avuto luogo il 26 febbraio 2008 nell'Auditorium del Palais de la Culture ed ha visto l'esibizione del duo Michael Stuve (violino) e Marco Rapetti (piano). Il titolo del concerto è stato La musica da camera italiana del XX secolo e sono state eseguite musiche Ildebrando Pizzetti, Ottorino Respighi, Luigi Dallapiccola, Alfredo Casella, Mario Castelnuovo-Tedesco e Ferruccio Busoni. Attraverso questo concerto si è concluso il percorso musicale (costituito da tre concerti rispettivamente dedicati al Settecento, all'Ottocento e al Novecento) cominciato da Musica Ricercata due anni fa attraverso il quale il pubblico algerino ha potuto apprezzare i più importanti compositori italiani di musica da camera dal XVIII al XX secolo. Il programma dell'ultimo concerto è stato dedicato al Novecento. Un programma poco o per nulla conosciuto e che ha costituito una novità assoluta per il pubblico algerino. E' stata presentata una generazione di autori italiani che cercarono di integrarsi nel panorama musicale europeo e rompere l'isolamento della musica italiana prigioniera del melodramma del XIX secolo. Notevole è stata l'affluenza di pubblico. Il pubblico ha seguito il concerto con una particolare partecipazione. Lo spettacolo ha avuto un buon successo e il pubblico ha dimostrato curiosità e sensibilità nei confronti di un programma poco conosciuto. Curate sono state l'informazione e la diffusione mediatica. Inoltre Michael Stuve e Marco Rapetti hanno partecipato, eseguendo dei brani in diretta, alla trasmissione Bonjour Alge'rie di Canal Alge'rie della Televisione Algerina, programma che e' diffuso, attraverso il satellite, agli algerini di tutto il mondo.
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giovedì 28 febbraio 2008

SAN PAOLO - Retrospettiva dedicata ad Anna Magnani

Il 26 febbraio 2008 è stata inaugurata, con il tutto esaurito, una retrospettiva dedicata ad Anna Magnani, presso il CCSP (Centro Culturale San Paolo), in occasione del centenario dalla nascita della celebre interprete. I film selezionati permettono di percorrere i momenti più significativi della carriera dell'attrice, che ha inciso, profondamente, nella storia e nell'evoluzione del cinema. Un’adeguata divulgazione dei mezzi di stampa ha esaltato la visibilità della manifestazione grazie anche alla cornice scelta per il ciclo di proiezioni; il CCSP, infatti, è uno dei maggiori centri di diffusione e ricerca di San Paolo, si estende su una superficie di 46.500 mq e accoglie circa 850.000 visitatori all'anno. La rassegna si inserisce nell'ambito delle iniziative dell’IIC di San Paolo volte a mantenere vivo il rapporto con il pubblico che segue il cinema e al quale ogni anno viene offerta una varietà di pellicole selezionate tra le ultimissime produzioni cinematografiche italiane.La manifestazione ha, infine, suscitato il vivo interesse della trasmissione televisiva "Sottovoce" di Gigi Marzullo, che ha trasmesso un servizio a proposito lo scorso 13 gennaio su RAI 1.
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SEOUL - Le Crocifissioni di Sinisca

Si è aperta il 27 febbraio scorso, presso la Galleria Pyung Wha di Seoul, una personale di Sinisca dedicata alle Crocifissioni. La manifestazione è stata organizzata dall'Ambasciata d'Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Seoul e la Nunziatura Apostolica in Corea, con il Patrocinio della Pontifica Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere, di cui Sinisca è membro, e della Fondazione Sinisca. La mostra, programmata in corrispondenza della Quaresima, raccoglie opere dell'artista realizzate in diverse fasi della sua attività creativa. Si va dalla collezione di dieci litografie realizzate tra il 1950 ed il 1958, ai disegni dello stesso periodo eseguiti su carta con un 'flo master', il primo storico pennarello importato dagli Stati Uniti, ma anche a china e ad olio. Si giunge, quindi, alle litografie del 1963 e, infine, a due disegni originali del 1991.Nella produzione degli anni Cinquanta, le chine e i disegni a flo master mantengono l'essenzialità del solo tratto nero, a cui l'artista ha aggiunto delle lievissime trasparenze in azzurro mentre, nelle litografie del 1963, il colore assume una funzione più importante.Tanto i disegni quanto le litografie trattano il tema della Croce in modo scarno: si tratta di puri grafismi, di elementi geometrici, come nei celebri grattacieli di Manahattan degli anni Settanta. Ciascun gruppo di opere presenta però una sua specificità: nei disegni degli anni Cinquanta il tratto è quasi quello di pennello, ottenuto tirando fuori il feltrino dal pennarello. L'effetto è pittorico, con la Croce che emerge come un cespuglio da un ammasso di persone o da altre croci. Sinisca riesce, con poche linee, ad evocare personaggi, le tre Marie ad esempio, ed emozioni legate alla narrazione evangelica e alla tradizione popolare.Più morbide le litografie del 1963, nelle quali compare prima una velatura rossa, maggiormente intensa ai piedi della Croce, che richiama il tema del sacrificio e del martirio, e poi la presenza trasfigurante del giallo che simboleggia la luce della Resurrezione. Nei disegni successivi il tratto è più scarno e verticale e la Croce si allontana dalla testualità evangelica per divenire simbolo radiante, in un presente rappresentato dalla struttura di un ponte newyorkese sullo sfondo di grattacieli riflessi nell'acqua. Uno speciale omaggio, infine, il Maestro ha voluto fare alla Corea, rielaborando otto delle originali litografie, ingrandendole e inserendole su una base di carta di riso, con degli interventi sia di colore che di disegno che le rendono dei nuovi pezzi unici. La mostra, che ha visto uno straordinario successo di pubblico e mediatico, con la presenza di diverse emittenti televisive e di oltre di venti giornali, è stata aperta dall'Ambasciatore Massimo Andrea Leggeri, dall'Arcivecovo di Seoul, Card. Nicholas Cheong, dal Nunzio Apostolico Mons. Emil Paul Tscherring, dal Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Dott. Lucio Izzo e dal Presidente del Consiglio per l'Apostolato dei Laici di Corea, Prof Thomas Han. Presente, inoltre, una numerosa rappresentanza del corpo diplomatico. L'evento, che apre virtualmente la grande manifestazione Italia in Corea, che si svolgerà nel corso del 2008 e del 2009, sottolinea la grande amicizia e collaborazione, da parte delle Istituzioni italiane, anche con il mondo cattolico coreano, che non solo rappresenta un'influente componente della vita del Paese, ma è anche un importante motore culturale nel complesso panorama della civiltà locale, sospesa tra tradizione e innovazione.

mercoledì 27 febbraio 2008

BRUXELLES - Conferenza "Condividere il cibo: dal banchetto antico alla cena moderna"

Lo scorso 20 febbraio, l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, nel proprio teatro e in collaborazione con l'Associazione VAI (Volontarie per l'Assistenza agli Italiani), ha organizzato un’interessantissima conferenza sul tema "Condividere il cibo: dal banchetto antico alla cena moderna". Privilegiando il taglio di una conversazione, scelta gradevole e per nulla limitativa quanto alla ricchezza di contenuti e alla profondità dell'indagine, la storica dell'arte Elisabetta Margiotta Nervi ha accompagnato il numeroso e attento pubblico intervenuto in un avvincente viaggio attraverso l'arte occidentale alla scoperta di usi, modi, costumi e significati del mangiare assieme. Facendo leva su di un ricchissimo apparato iconografico (che spaziava dall'arte etrusca al Rinascimento, dai maestri fiamminghi alle "arts and crafts", dal simbolismo al realismo statunitense, passando per il tardo antico, il gotico internazionale, la grande fioritura barocca e Rococò) Elisabetta Nervi ha restituito i molteplici livelli di lettura della rappresentazione dello stare insieme. La ritualità legata al cibo, la sua valenza simbolica presente in tutte le civiltà con valore di trasmissione delle memorie e di celebrazione degli eventi, è stata indagata, parallelamente, sulla scorta delle fonti letterarie, in particolare attraverso l'interpretazione che ne ha dato la cultura contemporanea francese nelle pagine di Roland Barthes e di Claude Levi-Strauss. Al termine della manifestazione, il cui ricavato è stato devoluto a sostegno delle attività della VAI, è stato organizzato un elegante rinfresco.

MOSCA - L’immagine del mito. Iconografia di Alessandro Magno

Il giorno 19 febbraio è stata inaugurata presso la Biblioteca Regionale di Yaroslavl la mostra "Immagine del Mito. Iconografia di Alessandro Magno". L'esposizione mira a ricostruire un percorso ideale che unisce i luoghi toccati dal Macedone ad altri dove la sua fama si trasformò in mito, e contribuisce a sottolineare le radici comuni che uniscono la cultura russa a quella europea e medio orientale, creando una occasione per valorizzare il ruolo simbolico che ancora oggi riveste la figura di Alessandro, la sua ansia di conoscenza e il suo porsi all'incrocio di mondi diversi. Nei discorsi inaugurali, alla presenza di rappresentanti regionali e comunali, è stato sottolineato il ruolo importante che riveste la figura di Alessandro in Russia, e in modo particolare nella famiglia degli Zar Romanov, anche se questo Paese come l'Italia non fu toccato dalla vicenda storica del conquistatore macedone. La mostra, personalizzata da proiezioni di video e filmati sul grande condottiero e registrazioni in diretta delle impressioni del pubblico sul tema, fornisce lo spunto per una serie di tavole rotonde ed interventi che si svilupperanno a cadenza regolare lungo il periodo del suo allestimento. Gli organizzatori di Project lift hanno voluto esprimere la loro particolare gratitudine all’Istituto di Cultura di Mosca per essere riusciti per la prima volta, grazie a questa mostra, a vivacizzare lo spazio della biblioteca pubblica con incontri e di dibattiti. La mostra si sposterà successivamente a Kazan dove verrà allestita a cura del Centro Italo-russo che agisce in seno alla Facoltà di Architettura della locale Università.
http://www.iicmosca.esteri.it

DAMASCO - Mostra: Artisti Arabi tra Italia e Mediterraneo

Il 25 febbraio è stata inaugurata presso il Khan Assad Pasha di Damasco la mostra itinerante Artisti Arabi tra Italia e Mediterraneo, promossa dal Ministero degli Affari Esteri nel quadro della rassegna Convergenze Mediterranee, sotto gli auspici della Lega degli Stati Arabi. La mostra, curata dalla Prof.ssa Martina Corgnati e corredata da un catalogo trilingue, è stata presentata dall’Istituto di Cultura di Damasco in collaborazione con Damasco Capitale Araba della Cultura 2008. In esposizione circa cinquanta opere di artisti siriani, libanesi ed egiziani, a confronto con le opere di artisti italiani che hanno avuto un ruolo importante nella formazione artistica di ciascuno degli autori arabi in mostra. All'inaugurazione erano presenti diversi Capi Missione, esponenti delle maggiori istituzioni culturali straniere e locali, degli organi di stampa e delle reti televisive nazionali, oltre ad un folto pubblico che ha manifestato grande apprezzamento per le opere in mostra. L'Incaricato d'Affari ha evidenziato, nel discorso di apertura della mostra, il legame secolare che unisce l'Italia alla Siria e al mondo arabo, l'intensità e la continuità delle relazioni tra artisti italiani e arabi e il contributo fornito dalla mostra al dialogo tra culture che, se pur ognuna con la propria identità, hanno radici comuni e sono chiamate a progredire in pace sulle sponde del Mediterraneo. La Prof.ssa Corgnati, curatrice della mostra, ha fornito una accurata presentazione delle opere esposte, degli artisti e del significato della mostra, riscuotendo il sincero apprezzamento del pubblico.
L'inaugurazione è stata preceduta da una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Dott. Elias Zayat, responsabile della sezione artistica di Damasco Capitale Araba della Cultura 2008, la curatrice della mostra, Prof.ssa Corgnati, l'artista siriano Mustafa Ali, la vedova dell'artista siriano Al Moudarres, il Dott. Saleh Barakat e diversi esponenti del mondo artistico locale, giornalisti dei maggiori quotidiani siriani e della televisione nazionale.

martedì 26 febbraio 2008

MADRID - Incontro con Gianni Vattimo

Martedi 26 febbraio presso questo Istituto di Cultura si è tenuto un incontro con il professor Gianni Vattimo dell'Università degli Studi di Torino sul tema: La Filosofia nella società tecnologica e della comunicazione. La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Universidad de Educación a Distancia (UNED) di Madrid, rientra in un ciclo di conferenze programmate dalla UNED e coordinate dalla Prof.ssa Teresa Onate, mentore del Professor Vattimo qui in Spagna, avendo curato buona parte delle sue opere e proposto per il filosofo italiano la Laurea honoris causa nell'anno accademico 2005-2006. Il nostro Istituto di Cultura ha inserito l'iniziativa nell'ambito delle attività di Spagna e Italia allo specchio che, come ha sottolineato S.E. l'Ambasciatore d'Italia a Madrid, Pasquale Terracciano, nel suo intervento conclusivo, rappresenta un momento importante della programmazione culturale della missione italiana nella Penisola iberica perché permette un effettivo confronto su aspetti e problematiche storico-culturali tra i due Paesi nel tentativo di verificare vicinanze e differenze, superando stereotipi accumulatisi nel corso dei secoli. All'incontro, oltre al Professor Vattimo, hanno participato: Juan Manuel Navarro (Preside della Facolta' di Filosofía dell'Università Complutense di Madrid), Mariflor Aguilar (Università Nazionale Autonoma de Mexico), Vicente Huici (UNED-Bergara), Antonio García Santesmases (UNED - Madrid), Manuel Fraijó (Preside della Facoltà di Filosofía, UNED - Madrid). Tutti gli interventi hanno offerto interessantissimi spunti di riflessione, rivalutando il protagonismo del pensiero filosofico nel contesto problematico della società tecnologica e della comunicazione. Importanti riferimenti sono stati fatti dal Professor Juan Manuel Navarro alla filosofia kantiana per quanto riguarda "la costruzione della modernità", dando agli altri partecipanti la possibilità di riagganciarsi al pensiero di altri filosofi come Heidegger e Gadamer, che hanno approfondito il discorso della metafisica della tecnica e i suoi condizionamenti nell'era contemporanea. A tale proposito, il Professor Gianni Vattimo, riproponendo criticamente i contenuti del sistema filosofico dei due pensatori tedeschi, ha invitato a riflettere sui rischi della tecnocratizzazione e della conseguente "bolla mediatica" dei nostri tempi, rivendicando l'importanza della "volonta' determinatrice" e, di riflesso, il ruolo attivo della filosofia per le sfide e le scelte future. Infatti, prendendo spunto dai suggerimenti offerti dal Direttore di questo Istituto di Cultura sulla definizione dell'attivismo filosofico, Vattimo ha ribadito la necessità di un'ermeneutica critica per indagare più a fondo la complessità della contemporaneità, riprendendo il concetto di genealogia del pensatore francese Michel Foucault che, secondo il filosofo italiano, offrirebbe gli strumenti per svelare "la microfisica del potere indagando sulla struttura dell'archeologia del sapere". Da queste suggerimenti di Gianni Vattimo hanno preso spunto gli altri partecipanti alla tavola rotonda ribadendo con riferimenti ad autori della filosofia tedesca che, in un'epoca come la nostra in cui forte è il senso di destoricizzazione e dislocazione, "fondamentale risulta la necessita" della creazione di una Comunità (Gemeinschaft) in cui siano presenti valori 'politeistici, transnazionali ed ecologici, capaci di "riproporre nietzcheanamente - simboli e miti culturali che una società (Gesellschaft) impersonale ed altamente tecnologizzata come quella attuale rischia di rendere vani ed obsoleti".

CHICAGO - Spettacolo della compagnia Societas Raffaello Sanzio

La compagnia Societas Raffaello Sanzio torna a Chicago con lo spettacolo “Hey Girl!”, svoltosi presso il Museum of Contemporary Art, reduce da una tournée in numerosi teatri nordamericani e accolto con calore da un pubblico ricettivo. Il teatro della Societas è, per sua stessa definizione, un teatro controverso che non sempre si addice al gusto di un pubblico più tradizionalista. Malgrado ciò, nell’intento di offrire una panoramica sulla ricerca estetica contemporanea italiana, l’IIC di Chicago ha dato risalto a questa iniziativa, organizzando, tra l’altro, attività collaterali, che hanno contribuito a far conoscere l’opera di Romeo Castellucci, fondatore della compagnia. La compagnia ha portato “Hey Girl!” in sei importanti teatri nordamericani, tre dei quali appartenenti alla giurisdizione dell’IIC di Chicago. Per garantire, inoltre, un adeguato supporto promozionale alla tournée e la buona riuscita dello spettacolo, l'Istituto ha lavorato a diretto contatto con il Museum of Contemporary Art di Chicago, il Wexner Center for the Arts di Columbus e il Walker Art Center di Minneapolis. Nella sede dell'IIC di Chicago è stata organizzata una mostra monografica dal titolo “Spoors” in cui e' stato offerta l'occasione di approfondire il lavoro della compagnia. Durante l'inaugurazione Peter Taub, Direttore del Performance Department del Museum of Contemporary Art, ha presentato il lavoro della Societas, mentre Yolanda Cesta Cursach, Associate Director del suddetto Museo, ha approfondito i temi trattati in “Hey Girl!”. Il 5 febbraio e' stata organizzata, sempre presso la sede dell'IIC, una videoproiezione della “Tragedia Endogonidia”, un progetto teatrale che ha coinvolto Romeo Castellucci negli ultimi quattro anni in undici diverse città europee. La proiezione è stata seguita da un pubblico specialistico ed è sfociata in un dibattito attento e partecipato. Lo spettacolo ha ottenuto il tutto esaurito nelle sue nove rappresentazioni e la stampa americana ha dato grande risalto alla presenza di Romeo Castellucci, citato nell'articolo del New York Times di domenica 12 febbraio 2008 come “il più importante regista teatrale vivente”. Numerosi articoli sono apparsi, infine, sui giornali locali delle varie sedi, fra i quali New City Chicago, Chicago Tribune e Chicago Sunday Times.
http://www.iicchicago.esteri.it

TIRANA - "Giacomo Puccini e i suoi contemporanei"

Il 14 febbraio scorso, presso l'Accademia delle Arti di Tirana, l’IIC di Tirana ha inaugurato il programma delle attività culturali del 2008 con il recital lirico “Giacomo Puccini e i suoi contemporanei” della soprano Angela Papale, accompagnata al pianoforte dal Maestro Fabio Marra. Il duo, che ha recentemente entusiasmato il pubblico americano, canadese, messicano e tedesco con un recital operistico dedicato al "bel canto" italiano, ha proposto un repertorio dedicato a Giacomo Puccini, per celebrare il 150° anniversario della nascita del grande compositore di Lucca. La voce chiara, calda e appassionata della soprano ha conquistato il pubblico di Tirana, proponendo alcune delle più note arie del repertorio operistico pucciniano, da “Sì mi chiamano Mimì”, “Sola, perduta, abbandonata”, “Un bel dì vedremo”, “O mio babbino caro”, rispettivamente da “Bohème”, “Manon Lescaut”, “Butterfly” e “Gianni Schicchi”. Molto gradimento ha riscosso, inoltre, il Maestro Marra con l'esecuzione di “Foglio d'Album”, così come vivo successo hanno incontrato le tre romanze “Terra e mare”, “Sole e amore” e “Morire”.Lo spettacolo, seguito da ampio e caloroso pubblico, si è concluso con tre capolavori di Paolo Tosti, maestro della Romanza "da salotto" fra 800’ e 900’, e precisamente “Malia”, “Non t'amo più” e “Perdutamente”.
http://www.iictirana.esteri.it