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giovedì 2 aprile 2009

IIC TUNISI - Un anno di cinema italiano contemporaneo

Nell’"Anno europeo della creatività e innovazione", l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con MedFilm Festival Onlus, ha dato avvio con una retrospettiva dedicata a vizi, virtù e paesaggi del Bel Paese (26-30 marzo), alla rassegna “Un Anno di Cinema italiano contemporaneo a Tunisi” (II edizione). La manifestazione fa parte del programma MedFilm International 2009, volto all’ideazione e realizzazione di eventi internazionali, in collaborazione con gli IIC, a sostegno della cooperazione tra i paesi dell’area mediterranea e la promozione della cultura italiana all’estero, soprattutto attraverso il cinema. I film della retrospettiva hanno costituito una sorta di Grand Tour della penisola italiana, un viaggio in cui si è confrontato lo sguardo di autori di diverse generazioni, che hanno saputo restituire identità, corpo e anima ai loro conterranei. Tra i film in programma, “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, alla cui proiezione è stato presente il protagonista tunisino Ahmed Hafiène (candidato al David di Donatello come miglior attore), “I cento chiodi” di Ermanno Olmi, “Lezioni di cioccolato” del giovane Claudio Cupellini, “Piano, solo” di Riccardo Milani, parabola artistica e privata del pianista jazz Luca Flores, e “Uno su due” di Eugenio Cappuccio, mini epopea di un uomo in cerca di redenzione in un’Italia arrogante che vede cadere le proprie certezze. Ospite d’Onore della Rassegna, la casa di moda Gattinoni ha portato a Tunisi abiti che hanno fatto la storia del cinema italiano (come quello della Magnani in “Bellissima” e quello della Hepburn in “Guerra e Pace”) e creazioni odierne dello stilista Guglielmo Mariotto (primavera/estate 2009). La rassegna riprenderà, a partire dal 22 maggio, con il film “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì, proseguendo con appuntamenti mensili fino a dicembre.

lunedì 30 marzo 2009

IIC STOCCARDA - Artisti italiani alla "Lunga notte dei musei" di Stoccarda

Anche quest'anno la "Lunga notte dei musei" di Stoccarda, inauguratasi sabato 21 marzo, è stata arricchita da un'importante presenza dell'arte contemporanea italiana. Organizzata nei locali dell'Istituto Italiano di Cultura con venti opere di Silvano Spessot e Alberto Zilli e le performance di Ezramo (Alessandra Eramo) la mostra di quest'anno, che resta aperta fino al 10 maggio 2009, ha una forte connotazione sperimentale e innovativa. La performance dal vivo di Ezramo intitolata "Beats Moar Bambus", è stata presentata per la prima volta al pubblico nell'ottobre 2008 alla Chapman University di Orange County, Los Angeles, in collaborazione con il trio di jazz elettronico Shudder. Si tratta di riprese di luoghi anonimi, stazioni e treni, cui si sovrappone una colonna sonora fatta di registrazioni, suoni distorti e brani di poesie recitati e mixati live. Alle origini pugliesi di Ezramo è dedicato il video "Del contare i granelli di sabbia", presentato per la prima volta al River's Edge Film Festival di Paducah negli Stati Uniti. Questo lavoro di Ezramo affronta le problematiche legate a vincoli e opportunità offerti dalle identità culturali. Silvano Spessot e Alberto Zilli sono invece due artisti figurativi. Silvano Spessot sperimenta da molti anni con i colori e la materia. Negli anni Ottanta e Novanta si è dedicato intensamente alla ricerca artistica con materiali quali la resina e le colle. Nella sua produzione più recente si intensifica l'interesse per il cromatismo. Oltre a numerose mostre in Italia e all'estero, nel 2007 è stato invitato alla Biennale di Venezia. Alberto Zilli, le cui opere sono esposte nei principali Musei italiani, è uno di quegli artisti che si rivelano improvvisamente, dopo anni di silenzio. La partecipazione dell'IIC a uno degli eventi più importanti e frequentati di Stoccarda lo inserisce in una dinamica di qualificata presenza insieme a tutte le Istituzioni cittadine.