Tante iniziative organizzate dall'Istitito di Cultura di Copenaghen in occasione della VIII Edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Gianluca Di Matteo, continuatore di una tradizione centenaria, ha presentato, il 20 ottobre, il suo apprezzatissimo e applaudito spettacolo "Le Guarattelle di Pulcinella": la piazza e l'antica tradizione dei burattini napoletani.
Il progetto ha radici nell'esperienza dei burattinai della tradizione napoletana, che collega l'antico rito dello spettacolo di burattini nel luogo a esso deputato per eccellenza: la piazza. Il burattino, catartico e irriverente, si scontra con personaggi dal potente valore simbolico: il cane, il demonio, il guappo, la morte, la sua amata. Pulcinella è presente nelle piazze d'Italia e d'Europa già a partire dal XVI secolo, e insieme ai suoi "figli" (Mr. Punch in Inghilterra, Kasper in Germania e Polichinelle in Francia,) ha unito i popoli delle piazze di tutto il mondo.
Il progetto ha radici nell'esperienza dei burattinai della tradizione napoletana, che collega l'antico rito dello spettacolo di burattini nel luogo a esso deputato per eccellenza: la piazza. Il burattino, catartico e irriverente, si scontra con personaggi dal potente valore simbolico: il cane, il demonio, il guappo, la morte, la sua amata. Pulcinella è presente nelle piazze d'Italia e d'Europa già a partire dal XVI secolo, e insieme ai suoi "figli" (Mr. Punch in Inghilterra, Kasper in Germania e Polichinelle in Francia,) ha unito i popoli delle piazze di tutto il mondo.
In collaborazione con l'Ambasciata svizzera a Copenaghen e con il Dipartimento di italianistica dell'Università di Aarhus, l'Istituto ha organizzato, inoltre, due conferenze dal tema "Quattro chiacchiere in piazza: la situazione sociolinguistica della Svizzera italiana fra dialetto, italiano regionale e plurilinguismo". Per questa collaborazione le Autorità svizzere hanno scelto come relatrice la professoressa Paola Gilardi, del Dipartimento di Scienze del Plurilinguismo e delle Lingue Straniere dell'Università di Friburgo, la quale ha illustrato lo sviluppo della lingua parlata nei locali, nelle zone pubbliche e nelle piazze della Svizzera italiana, sottolineando la contiguità e la continuità di questa lingua con quella parlata in Lombardia e più in generale nel Nord Italia, suscitando un vivo interesse nel pubblico che si è espresso con le numerose domande rivolte alla relatrice.
Il 23 ottobre è stata inaugurata la mostra "Le parole della piazza, la piazza delle parole", allestita nelle sale espositive dell'Istituto fino al 19 dicembre 2008 e realizzata su supporto informatico dall'Università per Stranieri di Siena. La mostra è stata trasposta in 16 pannelli stampati su tela, ognuno dei quali illustra i rapporti della piazza con vari aspetti della vita italiana, quali la poesia, la musica, la parola, il mercato, la memoria.
Anche il cinema è stato protagonista di questa intensa Settimana; piazza e cinema hanno in comune il fatto di essere luoghi privilegiati per l'incontro e in questa ottica sono stati scelti, e sono stati proiettati in successione, la sera del 24 ottobre, due film nell'auditorium dell'Istituto: "L'uomo delle stelle" di Giuseppe Tornatore - dove il protagonista, un piccolo truffatore romano, viaggia attraverso le piazze della Sicilia vendendo immagini di celluloide e sogni - e "Il viaggio della sposa" di Sergio Rubini, una splendida commedia che racconta l'incontro dei due protagonisti e il loro viaggio pittoresco attraverso l'Italia meridionale del Seicento.